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Consiglio Pastorale

 

CHIESA MADRE
MARSALA
    
ASSEMBLEA PARROCCHIALE 20 OTTOBRE 2014
 “La Parrocchia famiglia di famiglie in prospettiva missionaria”

Riflessione di p. Mario
Di noi il Vangelo dice che siamo chiamati ad essere nel mondo lievito (e il lievito, farina andata a male, si associa alle nostre fragilità); siamo chiamati ad essere nel mondo sale (e il sale si scioglie, diventa invisibile).
Nel prologo di Giovanni leggiamo che il Verbo si fece carne, e pose la sua tenda in mezzo a noi. Poi noi abbiamo costruito i campanili; a allora ci si chiede: la Chiesa deve essere tenda o campanile?
L’immagine evangelica è quella di piantare tende, di uscire nel mondo e piantare tende in mezzo all’umanità. Ancora non ci rendiamo conto che i campanili sono crollati. Prendiamo spunto dalla parabola del buon samaritano.
Chi è il mio prossimo? Ci accorgiamo, però, che la domanda è sbagliata: infatti, chi dice “chi è il mio prossimo”?  Io!
Allora se io devo rispondere alla domanda su chi è il mio prossimo, l’immagine è quella di cerchi concentrici attorno a me: nel primo cerchio c’è la famiglia; nel secondo ci sono i parenti; nel terzo ci sono gli amici, e così via….
Come risponde la Chiesa alla domanda: “chi è il mio prossimo”? Anche quì, la Chiesa al centro di cerchi concentrici: nel primo ci sono i bambini; nel secondo i genitori; poi i parrocchiani; seguono i malati, i morti, e così via…
Ma nella parabola Gesù alla fine chiede: “Chi si è fatto prossimo”? E’ una domanda che suona come una rivoluzione copernicana; infatti al centro c’è l’altro, il mondo. Notiamo come di volta in volta noi siamo qua a chiederci chi mettere al centro.
    


Riflessione di Suor Rosmary    
La Comunità che annunciava il Cristo Risorto era sostenuta dalla sua Parola. Cominciavano a ricordare le cose vissute con Gesù; così la Chiesa missionaria fa memoria della eredità che Gesù ci ha lasciato. La realtà è trasformata per la Parola di Dio. La gloria di Dio è l’uomo vivente, che è illuminato dalla sua Parola. Gesù ha lavato i piedi ai discepoli. Si è coinvolto e ha coinvolto gli altri mettendosi in ginocchio, affermando: “sarete beati se farete questo”.
In Evangelii Gaudium papa Francesco afferma che gli evangelizzatori hanno l’odore di pecora, accompagnano l’umanità in tutti i suoi processi, si prendono cura del grano, ma senza perdere la pace a causa della zizzania.
Il discepolo sa offrire la vita intera fino al martirio perchè la Parola venga accolta. Non c’è altro orizzonte che l’amore; ed ogni comunità evangelizzatrice è sempre in festa, gioisce pienamente perché sempre si rinnova.

Riflessione di p. Mario
Il n. 24 dell’Evangelii Gaudium è tra i più significativi, riguardo alla Chiesa in uscita. Essa fa il primo passo per uscire e per incontrare, agli incroci delle strade, l’essere umano. Come? 
Prima passo: Lettura del territorio. Cosa significa? Significa raccogliere informazioni per sapere come la gente vive. E’ un uscire di notte per vedere cosa succede. Infatti a noi non importa una Chiesa che sia bella, ma a noi interessa il mondo (giovani, immigrati, poveri, etc.). 

Riflessione di suor Rosmary
Secondo passo: Dividere la parrocchia in piccole comunità, in cenacoli in cui leggere la Parola. Organizzare piccole comunità di base, suddividendo il territorio in settori, e poi convergere tutti quanti in Chiesa.
Una Chiesa in uscita è quella che si organizza, prega, ascolta la Parola e và. Tutti sappiamo che è importante formare le persone. E’ necessaria una formazione a tutti i livelli e la progettazione di un percorso; è importante prendersi del tempo per fare discernimento alla luce della Parola di Dio. Noi crediamo in una Chiesa vicina ai bisognosi, che ama, si converte, prega e perdona. 

Riflessione di p. Mario
Una domanda che potremo farci è: cosa sono i Sacramenti? Essi sono i gesti di tenerezza e di vicinanza che Dio compie attraverso la Chiesa. E’ la carezza di Dio che sana chi è caduto, chi si trova a terra. Allora la messa bisognerebbe celebrarla anche fuori. Quando vado a benedire una salma, io chiedo se c’è qualcuno che vuole ricevere la comunione, in attesa del funerale dell’indomani. Se è vero che i Sacramenti sono la mano di Dio che tocca per sanare, allora dobbiamo cogliere queste occasioni e lanciare queste proposte.

Risposte alle domande poste dai parrocchiani    
Una Chiesa in uscita è una Chiesa che si organizza e si mette a camminare. Ma prima essa deve porsi delle domande, per esempio: Chi è la parrocchia? Cosa facciamo per essere missionari? Come possiamo accogliere l’altro? Col dialogo, col sorriso, ma mediante un percorso ed un discernimento. Bisogna chiedersi: cosa vogliamo essere? Luce, carità, sale? Luce, intesa come punto di riferimento; Carità, intesa come essere aperti e disponibili all’accoglienza; sale per gustare la Parola di Dio.
Per esempio, un atto di missionarietà si realizza con i bambini. I bambini possono essere mandati a casa con un impegno missionario; possiamo dire ai bambini di portare un amico a messa, di portare una pagina di Vangelo in famiglia e farla leggere ai genitori. Altra proposta missionaria è quella di visitare le famiglie a due a due.
Voi siete già una parrocchia missionaria, manca solo il fuoco. I discepoli di Emmaus sentirono bruciare il cuore quando il pellegrino spiegava le Scritture.
Allora bisogna prendere la Bibbia in mano e con la Parola di Dio potete diventare il motore della vostra città.
Riflessione finale di p. Ponte
Il vero missionario è Gesù che è dentro di noi; è Lui che cammina, e Lui che accoglie, è lui che sorride, che prega, che ama, etc. Noi dobbiamo solo dare la disponibilità della nostra persona; noi abbiamo una missionarietà personale che viviamo a casa, al lavoro, etc. ma c’è anche una missionarietà comunitaria, perché insieme siamo più convincenti. Si tratta di far cogliere con consapevolezza, in tutte le realtà, la missionari età che già c’è.
Quest’anno abbiamo un Piano pastorale sulla famiglia, ci sono animatori della Caritas parrocchiale, c’è una mensa per i poveri, famiglie che si occupano della preparazione al Battesimo, un centro di ascolto, ministri della comunione ai malati, etc.
Ma bisogna uscire fuori, raggiungere le periferie, i luoghi, per esempio i pub, dove si radunano molte persone, molti giovani.
Dobbiamo trovare una strategia nuova per poterci esprimere perché gli altri ci colgano e ci accolgano come missionari.

 

CHIESA MADRE
Marsala

ASSEMBLEA PARROCCHIALE
10 Giugno 2014

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20, 19-23)
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».    Parola del Signore.


Riflessione di p. Ponte
Il Vangelo di Pentecoste è una Parola viva. Il rischio che si corre oggi è che il Vangelo non dice più niente, che la Chiesa non dica più niente, che noi non diciamo più niente. Questo Vangelo ci dice che Gesù manda i suoi discepoli a continuare la sua missione. Ci rivela di essere egli stesso l’Inviato e adesso invia noi. Dunque c’è una identità di missione tra noi Chiesa e Gesù: “Come il Padre ha mandato me, così io mando voi”.
Si tratta di assumere una missione sbalorditiva. Pensate se noi la prendessimo sul serio, questa parola. Noi siamo già missionari, ma fiacchi. 
Ci vuole tanta fede per essere missionari. Noi siamo venditori di un prodotto che forse non apprezziamo abbastanza. Il rischio è quello di vendere un prodotto in cui non si crede più. Oggi la società non ha bisogno di questo tipo di persone; piuttosto oggi la società ha bisogno di profeti. Non che parlino col microfono, ma che vivano la parola. E’ un grande esame di coscienza per me, ma anche per noi. Essere mandati non per dire una parola che non ti riguarda, che non è per te. 
Noi non siamo capaci di essere missionari; Gesù sa che i suoi discepoli non ne avevano la forza. Quando Gesù stava per salire al cielo, ancora i discepoli gli chiesero quando avrebbe ricostruito il regno di Israele. Ci vuole il dono dello Spirito. Bisogna ricreare l’umanità col soffio.
La comunione, la cresima, cosa sono? Oggi sono riti morti. Se non si apre il cuore, lo Spirito non agisce. L’indifferenza, la banalità come noi ci avviciniamo a ciò che è vitale per la nostra fede, impedisce di produrre frutti: e non si producono frutti né a casa, né al lavoro.
I frutti li produce lo Spirito. Ma bisogna aprirsi ad esso. Certo, ci sono anche i frutti apparenti; e questi sono i nostri frutti, a nostra misura, non a misura di Dio. Pensiamo, per es., a una bella processione… Ma la società di oggi, si aspetta questo dalla Chiesa? Non incidiamo con i nostri frutti sulla società di oggi. Lo Spirito ha altre strade, tra cui quella del coinvolgimento delle persone. 
Le persone lo capiscono, perché lo Spirito ha voci e sentieri invisibili. Lo Spirito agisce e chi ascolta si accorge se si trova davanti ad una realtà vitale o ad un’apparenza. La Parola di Dio è come una spada, agisce; lo Spirito passa attraverso le persone disponibili. Auguro a tutti noi di sentirci inviati. 

 

 

CHIESA MADRE
Parrocchia S. Tommaso di Canterbury
Marsala

       VERBALE DELL’INCONTRO DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE E COORDINATORI DEI GRUPPI 
 in data 24 Marzo 2014

Il 24 Marzo 2014 si è svolto l’incontro del Consiglio pastorale parrocchiale, allargato ai Coordinatori dei gruppi parrocchiali presso la Sala degli Angeli, in Chiesa Madre, alle ore 21.00. L’incontro ha avuto inizio con la lettura del verbale dell’incontro precedente, svoltosi il 15 Novembre 2013; a tal proposito, p. Ponte ribadisce l’opportunità di pubblicare, a partire da ora, i verbali degli incontri del CPP sul sito della parrocchia, per rendere partecipe tutta la comunità. Dopo ciò, si dà lettura di alcune tracce tratte dall’ “Evangelium Gaudium” di Papa Francesco, già proposte nella lettera di convocazione, cui segue una breve riflessione di p. Ponte. Il papa, afferma p. Ponte, sostiene che la Chiesa è un po’ ripiegata su se stessa, stanca. Una comunità chiusa si stanca. Il Papa preferisce una Chiesa accidentata, ferita, sporca, perché si muove. Noi, come comunità parrocchiale, siamo chiamati ad accogliere questo invito del papa. Abbiamo, infatti, realtà che sono autoreferenziali, che non hanno interesse per il resto della comunità. Il rischio è che, siccome abbiamo tante realtà, esse vivono per se stesse.
Stasera siamo invitati a rispondere alla domanda che abbiamo formulato in Consiglio direttivo: “La nostra comunità come può rispondere concretamente all’orientamento del papa?” Come rispondere a questo aspetto missionario che è l’ansia del papa o, meglio, di Gesù?
La Chiesa o è missionario, o non è chiesa, affermava Paolo VI.
M. Felicia Bellina: Noi abbiamo bisogno di essere visibili, e comunque ci vogliono molti giovani. Bisogna preoccuparsi di coinvolgere i giovani.
Maurizia Maggio: Io non sono molto creativa. Ma penso che sarebbe utile sfruttare la pietà popolare. Poi, tanti anni fa si è svolta la missione porta a porta. Da qui sono nati i cenacoli.
M. Rita Clemenza: Secondo me, evangelizzare non è solo parlare del Vangelo, ma anche attenzionare le necessità degli altri (disagio, solitudine, problema economico, etc.).
Gaia Cammareri: Uno dei problemi della comunità è superare il senso di vergogna o timidezza che non ci fa uscire fuori. Sarebbe bello che durante l’adorazione notturna del primo sabato del mese, alcuni della comunità stessero fuori per invitare le persone ad entrare in chiesa.
Loredana Milazzo: Se i veri assenti siamo noi, se io non sono in chiesa, come faccio a chiamare gli altri?
Giacoma Zizzo: Credo che il papa, quando invita le comunità ad essere missionarie, non si riferisca alla organizzazione di eventi missionari, che hanno un inizio e una fine, bensì all’acquisizione di uno stile missionario permanente; e penso che quando egli parla di evangelizzazione non intenda invitare a risolvere i problemi della gente, bensì annunciare il Vangelo e l’amore di Dio a tutti, con semplicità.
Ester Vaccari: Penso che  la nostra preoccupazione sono i numeri; a volte diventiamo i contabili della missione; contiamo quanti elementi partecipano.
Arianna Vizzari: La missione serve a cambiare noi; siamo i primi noi ad essere stanchi.
Giovanni Alagna: Ci vuole una preparazione per trasmettere ad altri il vangelo. Se noi non riusciamo a trasmettere qualcosa di concreto, non siamo credibili.
Liliana Daniele: Bisogna tenere conto che oggi è cambiata la famiglia; ci sono famiglie allargate e divorziati e si chiedono perché non possono fare la comunione.
Enza Maggio: All’inizio del catechismo mi sono posta questa domanda riguardo alle famiglie dei bambini. Volevo avviare un cenacolo, ma ancora non sono arrivata ad un risultato perché c’è una grande stanchezza. Anche i bambini sono stanchi.
Don Giuseppe Inglese: Il contesto culturale in cui ci troviamo è un contesto scristianizzato. E’ necessario fare una lettura sociologica ed antropologica del territorio: quante famiglie, quanti bambini, quante famiglie di religione diversa, etc. Fare missione significa che missione fare. E’ interessante leggere il testo “ Gesù come voleva la sua comunità”.
Riguardo alla pietà popolare, a Marsala si esalta troppo il dolore di Maria vestita di nero: dov’è il mistero della Risurrezione? La questione della missione parte dall’entusiasmo che riesca a coinvolgere gli altri.
Andreana Patti: Non ho un pensiero ben definito a riguardo. Penso che molto sia stato detto e lo condivido: dalla necessità di leggere il territorio, al formarsi prima di uscire. Alla fine ci riconosceranno da come ci ameremo. I gruppi hanno missionarietà (la caritas, i giovani, i cenacoli); forse bisognerebbe unirsi. La gente ha bisogno di trovare testimoni. Bisognerebbe mettersi in relazione. Sono tante le cose che vengono fatte ma non abbiamo trovato il modo di mettere in relazione le esigenze di ognuno.
Giacomella Ombra: Abbiamo tante risorse, ma prima vediamoci, riuniamoci, incontriamoci. Che risposte dobbiamo dare?
M. Teresa Sartorio: E’ importante l’immagine che noi diamo della Chiesa; siamo chiusi. Spesso manchiamo di accoglienza; per esempio, leggono sempre le stesse persone, mentre molti altri si sentono ospiti. Anche coinvolgere gli altri è missione.
Chichi La Francesca: A proposito di essere preparati, la parrocchia offre tante opportunità, ma pochi se ne servono. Se il Vangelo non si conosce non si può trasmetterlo agli altri.
Daniela Di Benedetto: Condivido quanto ha già detto Giacoma: la missione deve diventare uno stile e non una iniziativa.
Giacoma Zizzo: Credo che bisogni fidarsi di Dio, lasciarlo fare. Infatti, “se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori”. Sarebbe opportuno condividere insieme momenti di spiritualità.
Enza Maggio: Le proposte parrocchiali ci sono; c’è l’adorazione il giovedi e la Lectio settimanale.
Paolo Sanfilippo: Bisogna uscire con semplicità e portare amore. Bisogna essere semplici.
Giacoma Chirco: Sarebbe importante incrementare i cenacoli; perché non pensare a farne uno molto grande?
Conclusioni di p. Ponte: “Chi pensa di avere in tasca la verità, si sbaglia. Forse bisogna fare sintesi di tutto ciò che è stato detto e trovare una strategia. Gli apostoli trovarono una strategia per annunciare insieme. La Chiesa è una realtà umana e divina: umanamente  deve progettare insieme, guidata dallo Spirito. Ogni cosa che facciamo deve seere guidata dallo Spirito Santo.
Rifletteremo sulle cose dette questa sera e faremo altri incontri a breve distanza per pensare insieme e dare concretamente una risposta alla chiamata missionaria che ci fa il papa”.
A questo punto, a tutti i presenti vengono date alcune comunicazioni:
1) Gita parrocchiale del 27 Aprile 2014 (meta da stabilire)
2) Gita a Roma per l’udienza con papa Francesco 12-13-14 Maggio 2014;
3) Viaggio a Canterbury, data da stabilire.

 


        Letto, confermato e sottoscritto 

La Chiesa Madre programma e opera con un Consiglio Pastorale Parrocchiale da circa 20 anni. All’inizio il Consiglio Pastorale Parrocchiale era formato da componenti più vicini alla vita parrocchiale. In seguito si è sentita l’esigenza di abbozzare alcune regole e norme per l’elezione del Consiglio Pastorale Parrocchiale. Nell’estate del 98 una commissione di 3 parrocchiani con la collaborazione di un notaio ha redatto lo statuto che è stato sottoposto al giudizio dell’assemblea e in seguito al vescovo per l’approvazione. Così le elezioni per il rinnovo del Consiglio Pastorale Parrocchiale nell’ottobre del 98 sono state regolamentate dal nuovo statuto. 

 

STATUTO DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE
 
Art. 1 - Costituzione e natura
 
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale è l’organo di partecipazione responsabile dei fedeli alla vita della Parrocchia (Canone 536 del Codice di Diritto Canonico). Esso si pone nella comunità parrocchiale come segno di comunione e strumento di crescita nella Fede, nella Speranza e nella Carità.
 
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale è formato da cristiani che sono chiamati a vivere l’esperienza di fede e di comunione ecclesiale nella reciprocità dei carismi e dei ministeri, nella collaborazione e nel servizio.
 
Art. 2 - Finalità
 
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale promuove, sostiene, coordina e verifica tutta l’attività pastorale della Parrocchia, al fine di suscitare la partecipazione attiva delle varie componenti di essa nell’unica missione della Chiesa: evangelizzare, santificare e servire l’uomo nella carità (cfr Costituzioni Sinodali can. 23,3).
 
Art. 3 - Carattere consultivo
 
Il Consiglio Pastorale ha carattere consultivo e di servizio alla comunità parrocchiale. Esso è chiamato a porsi in ascolto del Signore che guida la sua Chiesa, a leggere i segni dei tempi alla luce della fede, a promuovere la comunione affettiva ed effettiva tra i membri del popolo di Dio.
 
Il Consiglio Pastorale fa costante riferimento ai principi dottrinali e pastorali espressi dalla Chiesa universale e dalla Conferenza Episcopale Italiana, nell’osservanza delle norme dettate dal Diritto Canonico e delle disposizioni e indicazioni del Piano Pastorale Diocesano.
 
Art. 4 - Membri
 
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale è formato da membri di diritto, membri eletti dalla comunità e membri nominati dal Parroco, di modo che al suo interno ogni realtà pastorale sia rappresentata.
 
- Membri di diritto: il Parroco, i sacerdoti collaboratori, i diaconi, il Presidente dell’Azione Cattolica parrocchiale, il Priore della Confraternita del SS. Sacramento, un rappresentante del Consiglio per gli affari economici ed i coordinatori della catechesi, della liturgia e della carità. Le comunità religiose maschili e femminili, le associazioni, i gruppi e i movimenti ecclesiali presenti in parrocchia designano autonomamente il proprio rappresentante in Consiglio Pastorale, e notificano il nominativo al Parroco.
 
- Membri eletti dalla comunità: saranno eletti in numero di venti fra tutti i membri della comunità parrocchiale che abbiano compiuto 18 anni di età e siano impegnati nella vita cristiana ed ecclesiale.
 
- Membri nominati: per6sone la cui partecipazione può dare un valido contributo ai lavori del Consiglio Pastorale.
 
Il numero dei membri non eletti non dovrà superare il numero dei membri eletti dalla comunità parrocchiale.
 
I membri del Consiglio Pastorale siano in piena comunione con la Chiesa cattolica e si distinguano per fede sicura, scienza adeguata, buoni costumi, prudenza e onestà (cfr canoni 228,2; 512,1.3). Siano fedeli eminenti per integrità morale, inseriti nella vita parrocchiale, disponibili all’impegno apostolico (cfr can. 225,1) e capaci di valutare le scelte pastorali con spirito ecclesiale.
 
Art. 5 - Requisiti
 
I fedeli candidati al Consiglio Pastorale abbiano ricevuto i Sacramenti dell’iniziazione cristiana e siano scelti in modo da rappresentare tutta la porzione del popolo di Dio che costituisce la Parrocchia, considerando anche le diverse condizioni sociali, le professioni ed il ruolo che essi hanno nella comunità sia come singoli sia in quanto associati (cfr can. 512,2; Costituzioni Sinodali can. 21,1). Essi inoltre non devono ricoprire cariche politiche.
 
Art. 6 - Durata
 
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale dura in carica tre anni. Tutti i membri possono essere rieletti per un massimo di tre mandati consecutivi.
 
Art. 7 - Organi
 
Sono organi del Consiglio Pastorale Parrocchiale:
 
- l’Assemblea del Consiglio Pastorale;
 
- il Consiglio di Presidenza;
 
- le eventuali commissioni.
 
Art. 8 - Assemblea del Consiglio Pastorale
 
L’Assemblea del Consiglio Pastorale si prende cura di tutto ciò che concerne la vita e l’attività pastorale della comunità parrocchiale. In particolare sarà suo compito elaborare il programma dell’anno pastorale, in conformità alle indicazioni del Piano Pastorale Diocesano, provvedere che le attività delle singole realtà pastorali concordino con il programma parrocchiale ed effettuare la verifica.
 
Art. 9 - Consiglio di Presidenza
 
Il Consiglio di Presidenza è formato dal Parroco-Presidente, da quattro consigl2ieri designati dall’Assemblea del Consiglio Pastorale e dal Segretario. Il Consiglio di Presidenza ha il compito di coadiuvare il Parroco-Presidente nel predisporre l’ordine del giorno, nel convocare l’Assemblea, nel dare attuazione alle direttive emerse dall’Assemblea stessa, nel coordinare i lavori delle eventuali commissioni (cfr art. 12).
 
Art. 10 - Presidente
 
Il Parroco presiede alla comunità parrocchiale nella carità a nome del Vescovo e in comunione con il presbiterio diocesano. Egli pertanto è Presidente del Consiglio Pastorale. In forza del ministero presbiterale egli è chiamato a promuovere e sostenere i carismi e i ministeri della comunità, a favorirne la comunione per un cammino pastorale comune, a garantire la comunione con le altre parrocchie del vicariato, con la Diocesi e con la Chiesa universale.
 
Art. 11 - Segretario
 
Il Segretario del Consiglio Pastorale può essere eletto dall’Assemblea del Consiglio oppure essere scelto dal Presidente o dal Consiglio di Presidenza; di norma viene scelto tra i membri dell’Assemblea. Egli ha il compito di curare quanto serve alla convocazione e alla celebrazione delle assemblee e di stendere il verbale delle riunioni.
 
Art. 12 - Commissioni
 
Le commissioni si formano tra i membri dell’Assemblea del Consiglio Pastorale, quando si ravvisa la necessità di approfondire determinate tematiche o di seguire settori particolari della vita parrocchiale; laddove si renda opportuno possono essere organizzati incontri con persone esterne specializzate.
 
Le commissioni hanno normalmente un carattere temporaneo; pertanto occorre fare attenzione che esse non si sovrappongano ai gruppi di servizio (cfr art.14).
 
Art. 13 - Convocazioni e modalità di svolgimento delle riunioni
 
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale viene convocato dal Presidente; esso si riunisce all’inizio dell’anno pastorale per la programmazione e alla fine per la verifica pastorale. Nel corso dell'anno si riunisce circa ogni due mesi; inoltre può essere convocato ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità.
 
Le convocazioni vengono fatte con avviso spedito o recapitato a mano a cura del Segretario almeno una settimana prima della riunione.
 
Per raggiungere i suoi obiettivi il Consiglio non assume in proprio le attività pastorali e formative, ma si avvale sia dei gruppi di servizio, sia dei gruppi associativi ecclesiali (cfr art.14).
 
Nelle riunioni del Consiglio Pastorale la discussione viene moderata dal Presidente. Esaurita la discussione i consiglieri, se necessario, passano alla votazione su quesiti attinenti l'argomento, formulati dal relatore d'intesa con il Consiglio di Presidenza. La maggioranza richiesta per la votazione è quella semplice, ossia la metà più uno dei presenti. É facoltà del Presidente chiedere votazione con maggioranza qualificata, ossia la metà più uno dei consiglieri, al fine di salvaguardare la comunione operativa. La votazione ha luogo per alzata di mano. Solo le votazioni riguardanti le persone avvengono per scrutinio segreto.
 
Per la validità della seduta è necessaria la maggioranza assoluta, ossia la metà più uno dei componenti del Consiglio Pastorale.
 
Art. 14 - Gruppi
 
I gruppi di servizio sono quelli che, all’interno della Parrocchia, esprimono e realizzano un ministero ecclesiale. Tali sono i catechisti, gli animatori della liturgia e della carità. Essi attuano nei loro settori, la missione della comunità secondo le indicazioni del Consiglio pastorale.
 
I gruppi associativi ecclesiali hanno invece una funzione formativa. Nella comunità essi curano la formazione alla vita cristiana e alla responsabilità ecclesiale secondo le necessità e le caratteristiche delle singole età o stati di vita, in sintonia col Consiglio Pastorale (Costituzioni Sinodali can 48,1).
 
Il Consiglio Pastorale, pertanto, promuove e sostiene la vita dei gruppi sia associativi che di servizio, favorisce la comunione tra di loro e con tutta la comunità parrocchiale.
 
Art. 15 - Presenze
 
I membri del Consiglio Pastorale si faranno dovere di essere presenti a tutti gli incontri; in caso di impedimento dovranno avvertire il Segretario o il Presidente per giustificare l’assenza. L’assenza ingiustificata a tre incontri consecutivi fa decadere dall'incarico.
 
Art. 16 - Sostituzioni
 
Un membro eletto dimissionario o decaduto verrà sostituito dal primo dei non eletti. Le comunità religiose e le aggregazioni laicali segnaleranno al Parroco il nuovo rappresentante.
 
Art. 17 - Cessazione
 
In caso di dimissioni o decadenza contemporanea della maggioranza dei membri, il Presidente indice nuove elezioni. In caso di cambiamento del Parroco il Consiglio Pastorale decade in attesa di decisioni del nuovo Parroco.
 
Art. 18 - Scadenza
 
Approssimandosi il termine del mandato, il Consiglio di Presidenza predispone quanto è necessario per l’elezione del nuovo Consiglio.
 
Art. 19 - Documentazione
 
Di ogni riunione viene redatto il verbale firmato dal Presidente e dal Segretario; esso verrà letto all’inizio della riunione successiva ed approvato per alzata di mano. I verbali saranno poi raccolti in apposito registro e conservati nell’archivio parrocchiale. È doveroso informare ogni volta la comunità parrocchiale dei lavori e degli orientamenti del Consiglio Pastorale.
 
Art. 20 Validità e modifica dello Statuto
 
Il presente Statuto potrà essere modificato qualora ne facciano richiesta i due terzi dei membri del Consiglio Pastorale ovvero un decimo dei componenti della Assemblea liturgica domenicale.
 
Ai fini della validità della deliberazione di modifica dello Statuto, è necessario che l’emendamento sia approvato dai due terzi dei fedeli riuniti in Assemblea Parrocchiale.
 
Per la validità del presente Statuto e delle sue eventuali modifiche è necessaria l’approvazione del Vescovo.
 
REGOLAMENTO  DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE
 
Art. 1 - Sono elettori del Consiglio Pastorale Parrocchiale ed eleggibili, come membri dello stesso, tutti i battezzati e cresimati che fanno parte della comunità parrocchiale e che si ritrovano assiduamente per la celebrazione eucaristica domenicale ed anche coloro che, pur non essendo canonicamente domiciliati nel territorio parrocchiale, si possono considerare di fatto membri della comunità parrocchiale poiché prestano stabilmente in essa servizi pastorali.
 
Essi, inoltre, debbono possedere i requisiti dell'articolo 5 dello Statuto ed avere compiuto il diciottesimo anno di età alla data delle elezioni.
 
Art. 2 - Le elezioni avvengono secondo il seguente procedimento:
 
a) viene istituita una Commissione preparatoria, formata dal Parroco e da tre membri da lui designati;
 
b) la Commissione preparatoria forma una lista di nominativi secondo un criterio di rappresentatività dei ministeri esercitati nella parrocchia:
 
- operatori nell'ambito della catechesi
 
- operatori nell'ambito della liturgia
 
- operatori nell'ambito della carità
 
- operatori nella pastorale giovanile
 
- operatori nella pastorale familiare
 
- ministri istituiti
 
- ministri straordinari dell'Eucarestia
 
- animatori dei cenacoli del Vangelo.
 
Ciascuna realtà pastorale segnala alla Commissione due nominativi da inserire nella lista;
 
c) la Commissione inserirà, inoltre, nella lista dei candidati anche i nominativi di tutti coloro che, possedendo i requisiti di cui all'articolo 5 dello Statuto e 1 del presente regolamento, segnaleranno al Parroco la loro disponibilità.
 
La designazione dei nominativi da inserire nella lista dei candidati sarà effettuata entro il termine di giorni 15 prima di quello fissato per le elezioni;
 
d) le votazioni si svolgono a scrutinio segreto. Il seggio elettorale è presieduto dal Parroco o da un membro della Commissione preparatoria che, prima dell'inizio delle votazioni, procederà alla nomina di tre scrutatori. A ciascun elettore viene consegnata una scheda, col timbro della Parrocchia e la sigla del Presidente del seggio elettorale, nella quale indicare i nominativi dei candidati prescelti. Le schede votate vengono ripiegate e inserite in un'urna sigillata che verrà aperta, al termine delle votazioni, dal Presidente del seggio alla presenza dei tre scrutatori. Quindi Presidente e scrutatori procederanno alle operazioni di scrutinio;
 
e) tutti gli elettori possono esprimere fino a un massimo di cinque preferenze; risulteranno eletti coloro che avranno ottenuto il maggior numero di voti;
 
f) al candidato eletto che rinuncia subentra il candidato non eletto che ha ottenuto il maggior numero di preferenze;
 
g) a parità di voti viene eletto il candidato più anziano.
 
Art.3 - Il presente regolamento può essere modificato o integrato su richiesta di almeno un terzo dei membri del Consiglio Pastorale e con parere favorevole della maggioranza assoluta.
 
Si approva lo Statuto del Consiglio Pastorale Parrocchiale della Chiesa Madre di Marsala ed il relativo Regolamento, costituiti rispettivamente di 20 e 3 articoli, puntualizzando che le note al testo ne costituiscono parte integrante.
 
Mazara del Vallo, 29 dicembre 1998
 
Emanuele Catarinicchia, vescovo
 
Don Mario Madonia, cancelliere vescovile
 
Prot. n. 386/98c
 
 



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Verbale 71
Il 22 novembre 2007 alle ore 21,20 si è aperta la seduta del CPP presieduto da Don Giuseppe Ponte,  nella Sala degli Angeli, con le invocazioni allo Spirito Santo. All’ordine del giorno:
1.Momento di preghiera
2.Lettura del verbale della seduta precedente
3.Riflessioni sull’identità e compiti del Consiglio Pastorale Parrocchiale
4.Designazione del segretario
5.Elezioni del Consiglio di Presidenza
6.Scelta di due candidati, un uomo e una donna per le elezioni, di giovedì 29 c.m. alle ore 21.00 presso l’istituto dei Salesiani, per il rinnovo del Consiglio Pastorale Diocesano.
7.Veglia di Avvento: sabato 1 dicembre, ore 21.00 
8.Inaugurazione dell’Ambone: domenica 23 dicembre 
9.Triduo e festa in onore di San Tommaso, 27, 28 e 29 dicembre: formazione commissione
10.Il Vescovo visita la nostra comunità domenica 13 gennaio 2008: formazione commissione
11. Consegna statuto del CPP.
Erano assenti Matteo Gandolfo, Suor Marlene Mercato, Mario Rallo, Don Narciso, Maria Simone.
P.Ponte ha il letto il passo del vangelo della “pesca miracolosa”, scelto come icona biblica del PPD, il cui slogan è Portate del pesce. Il cpp nell’anno dell’offerta e condivisione, deve portare la collaborazione ed essere disponibile a maturare nella corresponsabilità. Ha letto anche il commento di Ravasi su una poesia di religione tibetana, la cui spiritualità si intreccia con la nostra sul tema del donarsi.
Si è proceduto con la lettura del verbale della precedente seduta che è stato approvato e deve essere distribuito in copia a tutti i membri. Il presidente ha fatto breve commento al significato del CPP, che è il motore della parrocchia. La segretaria è stata riconfermata Margherita Spanò
Si è continuato con l’elezione del Consiglio di Presidenza: sono stati eletti ( ciascuno ha dato 3 preferenze): con 21 voti Vito Zichittella; con 13 voti Benedetto Di Dia; con 7 voti Maria Mirabile e con 6 voti Giacoma Zizzo.
P. Ponte ha inserito di diritto un nuovo membro nel direttivo, la rappresentante degli affari economici, Andreana Patti.
Si è fatta la scelta sulle due persone, un uomo e una donna, che devono candidarsi il prossimo 29 novembre per il Cpd: Alessandro Pulizzi e Carla Pulizzi,  scelta col medoto delle votazioni. Questi i risultati ottenuti: Carla Pulizzi 17 preferenze; Enza Maggio 11 e Adriana Pantaleo  4.
Per organizzare la veglia d’Avvento del 1 dicembre, si riuniranno tutti i responsabili delle varie aggregazioni, il prossimo lunedì 26 novembre alle ore 21,00.
La responsabile Caritas, ci ha informati che il giorno 28 novembre alle ore 17.00 nella Sala degli Angeli, ci sarà un incontro di formazione sulla Carità, perchè i poveri siano all’attenzione di tutta la comunità parrocchiale e non solo della Caritas.
Il giorno 2 dicembre, il proprietario dell’Harmony  organizza un pranzo per tutte le persone che, in qualche maniera hanno problemi economici. Chi pensa di poter mandare delle persone, lo comunichi a benedetto Di Dia con qualche giorno d’anticipo.
Il Cpp ha poi manifestato le congratulazioni ai futuri sposi Vincenzo Angileri e Giusi Chirco, che celebreranno il loro matrimonio sabato 15 dicembre alle ore 10,30.
Il 19 dicembre alle ore 18.00, all’auditorium S. Cecilia, Don Leo terrà la conferenza per il nuovo ambone, che si inaugurerà domenica 23 dicembre, nell’unica celebrazione eucaristica della mattina, alle ore 11.00 presieduta dal nostro vescovo. Subito dopo si pensa di organizzare una breve aperitivo per brindare. Il direttivo con l’aiuto di una commissione dovrebbe organizzare il tutto. Nel pomeriggio della stessa giornata durante la messa saranno consegnati gli attestati del corso frequentato dai fidanzati.
Per San Tommaso: 27 dicembre sera, i giovani di San Tommaso;28 dicembre sera, tombola;
29 dicembre celebrazione alle ore 18,00 o 19,00 presieduta da sua eccellenza Don Mariano Crociata. Sulla conclusione della serata, ancora dobbiamo sapere se ci sarà la partecipazione di tutta la forania e del comune, visto che il vescovo di Noto è cittadino onorario di Marsala. 
Il 13 gennaio 2008 accoglieremo il nostro vescovo, organizzando un'unica celebrazione di mattina, cui proseguirà un pranzo parrocchiale portateco nella Chiesa del Collegio.
Si è distribuito a tutti i presenti lo statuto del CPP. Dopo aver letto la preghiera di P.Turoldo contenuta nel PPD, e aver brindato per l’insediamento del rinnovato CPP, alle ore 23,20 si è conclusa la seduta.
  Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               
                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    
 
Verbale 72
Il 12 febbraio 2008 alle ore 21,20 si è aperta la seduta del CPP presieduto da Don Giuseppe Ponte, nella Sala degli Angeli. All’ordine del giorno:
1.Momento di preghiera;
2.Lettura del verbale della seduta precedente;
3.Comunicazione dei progetti - programma presentati dai gruppi – associazioni della parrocchia;
4.Quaresima e i TRE GIORNI di preparazione alla Pasqua;
5.Formazione delle commissioni;
6.Varie ed eventuali.
Erano assenti Vincenzo Frazzitta, Suor Marlene Mercado, Giovanna Fici, Rosa Poliziotti, Patrizia Cusumano, Don Narciso, Gabriella Lombardo, Peppe Maggio, Franco Marino e Rosalia Vaccari.
Si è proceduto con la lettura del verbale della precedente seduta che è stato approvato.
P. Ponte ha il letto i versetti 24-28 dal capitolo 20 di Matteo. La parola del Signore sta alla base della nostra comunità. La Chiesa è fondata sul Vangelo e l’atteggiamento che bisogna avere è quello del servizio al Signore e alla comunità.
Si è accolta Maria Giacalone subentrata ad Adriana Pantaleo, membro eletto nel Cpp, divenuta membro di diritto perché nominata Presidente dell’Azione Cattolica
Era presente Guglielmo Bonomo, per richiedere del materiale per la realizzazione di un videoclip sulla parrocchia.
I responsabili dei gruppi e associazioni presenti nel Cpp, hanno illustrato i loro programmi.
- per la CARITAS, Maria Mirabile: incontri di formazione mensili; con le catechiste stanno portando avanti un progetto ecumenico che possa coinvolgere tutte le realtà parrocchiali. Inoltre la Caritas farà un nuovo censimento tra le famiglie assistite al fine di informare la comunità e sensibilizzare persone di buona volontà ad accogliere proposte di adozione di alcune famiglie o persone sole che vivono disagiatamente.
- per l’ORDINE LAICALE CARMELITANO, Gina Spanò: camminano seguendo il programma diocesano e quello dell’ordine laicale carmelitano; offerta e condivisione di ciò che si è; contemplazione dell’invisibile; P. Giovannelli guida gli incontri per la loro formazione.
- per AZIONE CATTOLICA Adriana Pantaleo: lectio divina, ascolto, preghiera. Incontri di formazione e di preghiera con la comunità della parrocchia di Don Enzo Amato.
- per la CATECHESI Ester Vaccari: oltre al progetto ecumenico insieme alla Caritas, cura dell’offertorio della messa delle 10.30. Sensibilizzare i ragazzi e le famiglie riguardo la mensa dei poveri al fine di realizzare una raccolta di alimenti destinati alla mensa.
- per GRUPPO FAMIGLIA Vito Zichittella: esigenza di apertura, cineforum con prete e psicologo.
Il  progetto “centro famiglia” insieme alla Caritas è stato illustrato da Peppe Lo Duca
- per AGESCI Vincenzo Angileri: progetto educativo per tre anni: analisi esterna, parrocchia, quartiere, città; analisi interna al gruppo; si sono individuati degli obiettivi come la cura dei nuovi capi, sinergie con i genitori, educare all’essenziale e alla condivisione, studio dell’habitat mare e giusto uso dei mass media.
Ai responsabili dei gruppi è stata consegnata una scheda per la progettazione, in cui si richiede dal parroco la stesura del progetto con consegna la terza domenica di quaresima.
La tre giorni in preparazione alla Pasqua si svolgerà il lunedì, martedì, e mercoledì della settimana santa è sarà guidata da Padre Calogero Peri, cappuccino e docente di filosofia alla facoltà di teologia di Palermo.
P. Ponte ha raccomandato che i primi ad essere presenti nelle iniziative spirituali parrocchiali, devono essere i membri del CPP.
Si è comunicato il bilancio del 2007. La parrocchia sta tentando di vendere un terreno in c.da Rakalia per poter fare un investimento e acquistare dei locali, vicino alla parrocchia nel centro storico.
Peppe Lo Duca ha dato in comodato i locali attigui alla casa del catechismo a pianterreno, che saranno utilizzati per le attività dei ragazzi.
Priorità da tener presenti sono: la sostituzione o riparazione della finestra dell’abside e  l’acquisto di una consolle che possa supportare l’organo della nostra chiesa.
Anche l’impianto di microfoni e amplificazione deve essere migliorato.
Si sono formate le nuove commissioni e sono stati designati i corrispondenti coordinatori e anche alcune persone che ne potrebbero far parte: 
Commissione liturgica: coordinatore Margherita Spanò
Commissione Cittadinanza: coordinatore Alessandro Pulizzi; 
Commissione evangelizzazione: coordinatore Carla Pulizzi; 
Commissione Ecumenica: coordinatori Rino e Lella Pizzo;
Commissione Famiglia e giovani:  coordinatore Simona Alagna;
Commissione Informazione e comunicazione:  coordinatore Ester Vaccari; 
Commissione Culto divino: coordinatore Giacoma La Vecchia; 
Commissione tempo libero: coordinatori Nitto e Rosetta Di Dia.
Alla commissione cittadinanza è stata assegnata la compilazione della scheda riguardante le politiche socio-sanitarie.
Giornata di adorazione mensile di tutte le realtà parrocchiali, si inizia il 4 aprile alle ore 21.00.
Le processioni mariane saranno curate dalla commissione evangelizzazione.
Alle ore 23,00 si è conclusa la seduta.
  Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               
                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    
 
verbale 73
Il 10 Aprile 2008 alle ore 21,20 si è aperta la seduta del CPP presieduto da Don Giuseppe Ponte, nella Sala degli Angeli. All’ordine del giorno:
Momento di preghiera; Lettura del verbale della seduta precedente; Commissioni: come procedono; Gita parrocchiale del 20 aprile; Processioni mariane; Organizzare la verifica per l’assemblea parrocchiale di mercoledì 4 Giugno in previsione dell’assemblea diocesana del 7 Giugno; Ritiro parrocchiale domenica 8 Giugno; Varie ed eventuali.
Erano assenti: Suor Marlene Mercado, Enza Almanza, Dora anca, Emma Fici, Matteo Gandolfo, Peppe Maggio, Giovanna Fici Pellegrino, Rosa Poliziotti, Maria Simone, Gina Spanò.
Si è proceduto con la lettura del verbale della precedente seduta che dopo una correzione riguardante un importante progetto della Caritas, è stato approvato.
Si è accolta Giovanna Busterna, subentrata a Franco Marino, membro eletto nel Cpp, divenuta membro di diritto perché nominato Priore della Confraternita del SS. Sacramento.
P. Ponte ha il letto i versetti 11 dal capitolo 9 di Luca. Cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Queste sono parole che invitano alla preghiera, bisogno primario, dal momento che visto che la società del fare ha anche contagiato la Chiesa. La chiesa non si regge sulle spalle del Papa, ed è lo Spirito del Signore che la guida. Il documento di Verona dedica particolare attenzione alla corresponsabilità perché dà concretezza alla comunione. La corresponsabilità nasce con il senso di appartenenza alla comunità. Il Consiglio Pastorale Parrocchiale è un luogo in cui ci si forma alla corresponsabilità, perché nel suo interno ci si allena al discernimento, all’ascolto reciproco per confrontarsi sulle posizioni. 
Si sono ascoltate le commissioni:
La Commissione evangelizzazione si è posta come finalità il metodo di evangelizzazione di Gesù e ha riflettuto sul passo del cap. 3 del Vangelo di Giovanni ver.1-3 “C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei. 2Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: "Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui". 3Gli rispose Gesù: "In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio". I cenacoli potrebbero coinvolgere le famiglie dei ragazzi del catechismo. Anche le scuole e i cortili potrebbero ospitare i cenacoli. Le processioni mariane nel mese di maggio si svolgeranno nei cortili del centro storico. Ha anche pensato di dare il via alla la missione popolare che potrebbe iniziare con un censimento delle famiglie della parrocchia. 
La Commissione informazione e comunicazione, ha preso contatti con le redazioni dei nostri giornali locali per farne strumento di informazione pubblica per tutte le iniziative parrocchiali e foraniali.
La Commissione ecumenica: la Chiesa di Cristo è la Chiesa di tutti e l’atto di fede è uno sguardo che entra nello sguardo di Dio. Si è organizzato un incontro confronto tra la chiesa cattolica, valdese e pentecostale sul rito del battesimo: conoscenza, riflessione, studio biblico, confronto del rito liturgico e la celebrazione comunitaria
La Commissione famiglia e Giovani: propone di adibire ad oratorio parrocchiale locali dati in comodato da Giuseppe Lo Duca. I locali dovranno essere messi in sicurezza, dando l’incarico all’ing. Giusanna Giacalone. Si dovranno effettuare degli acquisti per l’attività ludica dei ragazzi (tavoli di biliardino e ping pong). I corsi di cresima per i ragazzi non devono basarsi solo sulla catechesi, ma bisogna coinvolgerli nella vita parrocchiale. Inserire giovani nel CPP e iniziare col farli partecipare alla programmazione di settembre.
La Commissione Arte e cultura, si propone di studiare ogni branca della cultura cattolica. Usare la tecnica del racconto per far passare alcuni temi etici che ci accomunano ad altre religioni. Come suggerito dalla Cei, sulla cultura si gioca anche la Chiesa. Si suggerisce di fare la sala di cultura dove effettuare percorsi culturali tra ragazzi e adulti. 
La Commissione culto divino si prende cura di tutti gli arredi sacri della nostra chiesa, e si adopera per renderla accogliente come fosse la propria casa .
La Commissione liturgica che supporta il parroco nelle celebrazioni ha iniziato lo studio della liturgia della parola. 
La Commissione tempo libero sta organizzando la gita parrocchiale e nello stesso tempo sta prendendo informazioni per realizzare un pellegrinaggio a Canterbury.
La Commissione cittadinanza dovrebbe occuparsi dei problemi sociali del territorio. Il coordinatore, Alessandro Pulizzi, ha rimesso il mandato per motivi personali.
È stata consegnata ai responsabili-coordinatori delle varie realtà associative, una scheda per la verifica nell’assemblea parrocchiale del 4 giugno, in vista dell’ assemblea diocesana del 7 giugno. 
L’8 giugno  Padre Peri animerà il ritiro parrocchiale di fine anno pastorale sul tema dell’anno. 
Si è cercato di trovare una soluzione per le domeniche di aprile e maggio in cui ci saranno le prime comunioni nella messa delle 10.30, che potrebbero creare ritardi per la messa successiva delle 12.00. Le celebrazioni delle Prime comunioni, dovranno iniziare alle 10.15
Alle ore 23,00 si è conclusa la seduta.
  Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               
                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    
 
Verbale 74
Il 27 maggio 2008 nella seduta dell’Assemblea Parrocchiale di Verifica, abbiamo riflettuto e risposto alle domande che proponeva la scheda inviata dalla diocesi. Questa la sintesi:
Rispetto al primo punto, è stato elaborato un programma annuale. Tale programmazione è avvenuta il 19 e il 20 settembre 2007 con il Consiglio Pastorale Parrocchiale
NELLA CATECHESI:
a)Sono stati realizzati momenti di formazione sul tema “Offerta e condivisione”
b)I momenti di formazione erano indirizzati a: catechisti; famiglie dei fanciulli del catechismo; gruppi e associazioni della parrocchia; giovani dell’Agesci e del Dopocresima. In particolare in quaresima, con una Tre Giorni presieduta da Padre Calogero Peri, proposta a tutti i fedeli
c)Alla tre giorni in preparazione alla Pasqua, è stata invitata e informata tutta la parrocchia e la partecipazione è stata buona; mentre in altre occasioni di formazione, dobbiamo dire che la partecipazione non è stata soddisfacente. 
La scelta degli orari è sempre difficile, si pensa di dover agevolare le persone che lavorano tutto il giorno e si raccolgono le lamentele di chi non riesce sempre ad organizzarsi per poter partecipare. Si pensa, con l’apertura del prossimo anno pastorale, di fare un sondaggio, tramite una scheda, per poter capire gli orari più opportuni.
È previsto per la fine di Giugno un Ritiro Parrocchiale di fine anno pastorale, sul tema dell’anno, con la presenza di Padre Peri.
NELLA LITURGIA
Nelle celebrazioni festive, si è fatta generalmente la processione offertoriale. Il rito offertoriale si è riappropriato del suo vero significato, e in processione  offertoriale, si portano pane, vino, acqua e i doni per i poveri. Anche le celebrazioni liturgiche sono state alleggerite dalla ricerca spasmodica di segni che complicavano la lettura dei vari gesti rituali. 
NELLA PRASSI ESISTENZIALE
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale, ha elaborato una traccia scritta di programmazione alla luce del tema diocesano, come detto sopra, in settembre 2007.
Per quanto riguarda i giovani, si è tentato di partecipare alle iniziative diocesane, ritiro diocesano, anniversario del terremoto nella valle del Belice, Giovani in Festa.
Altre forme di condivisione:
1)Il progetto sull’ecumenismo, nato in seno alla Caritas e alle catechiste, ora coadiuvato da una Commissione Ecumenica, ha permesso di portare avanti il progetto di comunione tra le diverse chiese cristiane presenti sul territorio, con la collaborazione dell’Ufficio Ecumenico Diocesano. Il primo incontro assembleare di quest’anno delle diverse comunità si è realizzato in occasione del Natale, con una buona partecipazione della comunità. Un’ altro bel momento di preghiera è stato realizzato prima di Pasqua. Anche lectio divina e studi biblici si sono condivisi con le altre chiese cristiane. Al progetto sull’ecumenismo si è notata una buona partecipazione della comunità.
2)L’Azione Cattolica essa ha offerto incontri di formazione alla comunità parrocchiale di Maria SS delle Grazie al Puleo, facendovi nascere un gruppo di Azione Cattolica, considerandola una esperienza molto positiva, che anche nel periodo estivo avrà un piccolo proseguimento. 
3)Nella catechesi per i fanciulli, all’interno dei singoli gruppi si è cercato di spiegare e valorizzare il momento della processione offertoriale. In quaresima, si è effettuata tra i bambini del catechismo una colletta alimentare i cui beni sono stati destinati alla mensa dei poveri. Si è effettuata anche una raccolta di offerte destinate sempre alla mensa dei poveri, tramite distribuzione di salvadanai ai vari gruppi di catechismo. Nella messa dei ragazzi, ormai da tempo in processione offertoriale, vengono portati i doni per i poveri, che a turno ogni gruppo- classe è invitato ad offrire. 
     Nella celebrazione che abitualmente vede la partecipazione dei ragazzi del    
     catechismo, la domenica alle 10.30, si vorrebbe fare qualcosa per     
     coinvolgere di più i ragazzi. Molti ritengono che potrebbe aiutare una scelta di  
     canti, più gioiosi e coinvolgenti. 
Riguardo alla Festa diocesana dei Cresimandi, svoltasi a Partanna, in vista di una prossima esperienza, si suggerisce di  coinvolgere i ragazzi nella fase preparatoria e di curare meglio l’aspetto logistico.
4)La Caritas, oltre ai servizi consolidati come ascolto, doposcuola e volontariato ospedaliero, ha realizzato momenti di formazione, proposti in seno all’Azione Cattolica e offerti a tutta la comunità; ha fatto  un nuovo censimento tra le famiglie assistite al fine di informare la comunità e sensibilizzare persone di buona volontà ad accogliere proposte di adozione di alcune famiglie o persone sole che vivono disagiatamente.
5)Nell’ambito della Caritas, il Volontariato Vincenziano, oltre ai servizi consolidati, come ai ragazzi disabili due volte a settimana, ha organizzato un servizio di visita, ascolto e dialogo con i detenuti del carcere di Marsala.
6)La costituzione di alcune commissioni, all’interno del Consiglio Pastorale Parrocchiale, ha dato modo, ai vari componenti di sperimentare nuove forme di offerta e condivisione. Infatti pur appartenendo a movimenti e associazioni o gruppi diversi, ci si è ritrovati insieme per mettere in comune la propria esperienza e anche la disponibilità al servizio, offrendo il proprio tempo.
7)La commissione Famiglia e Giovani, con la collaborazione del Gruppo Famiglia, alla fine di Settembre (28), aprirà un centro d’ascolto.
In parrocchia, diverse persone, offrono con generosità la loro disponibilità di tempo perché la parrocchia possa vivere i suoi ritmi parrocchiali.
  Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               
                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    
 
Verbale 75
Il CPP presieduto da Don Giuseppe Ponte si è riunito per due pomeriggi consecutivi nei giorni 22 e 23 settembre 2008, presso l’Ist. Genna. 
L’ordine del giorno era il seguente:
Lunedì 22: Momento di preghiera con Celebrazione della Parola
Lettura del verbale dell’Assemblea Parrocchiale cui seguiva una breve introduzione sul tema dell’anno pastorale diocesano 2008-2009: MEMORIA E DONO;
Gruppi di lavoro sui cinque ambiti contenuti nel Piano Pastorale Diocesano e suggeriti dal Convegno di Verona: VITA AFFETTIVA; IL TEMPO DEL LAVORO E DELLA FESTA; LA FRAGILITA’ UMANA; LA TRADIZIONE; LA CITTADINANZA;
Seguiva confronto in assemblea dei gruppi di lavoro;
Preghiera conclusiva.
Martedì 23: momento di preghiera con Adorazione eucaristica
Gruppi di lavoro sulla “ Traduzione del Piano Pastorale Diocesano in Parrocchia” con assunzione di responsabilità.
(Idee e proposte per: attuare il Piano Pastorale Diocesano in Parrocchia; migliorare le iniziative già intraprese e realizzate; per riprendere i suggerimenti proposti in passato e mai realizzati: ministri accoglienza; accoglienza ai separati; etc;
Seguiva confronto in assemblea dei gruppi di lavoro;
Erano assenti perché fuori sede: Adriana Pantaleo, Suor Marlene, Pietro Pellegrino; Rino Pizzo; per vari: Vincenzo Angileri, Peppe Maggio, P.Narciso, Alessandro Pulizzi, Mario Rallo, Rosa Poliziotti, Gina Spanò, Patrizia Zichittella, Fiorella Provenzano. Inoltre il primo giorno, era assente Ester Vaccari, mentre il 23 mancavano Giusi Chirco e Simona Alagna.
Erano presenti, anche se non membri del CPP: Giuseppe Linares, Violetta Isaia, Agata Barone, Giovanna Siragusa, il sig. Scardino, il sig. Di Giovanni, Caterina Gerardi, Dorotea Licari, Vilma Angileri, Grazia Giacalone, Anna Anca, Eleonora Cammarata, Doretta Tumbarello, Niccolò Marino e il seminarista Davide Chirco.
Tutte e due le giornate si sono aperte con un momento di preghiera comunitaria: il 1° giorno Celebrazione della Parola con la lettura della più antica testimonianza della Cena del Signore, brano contenuto nel PPD, tratto dalla 1° lettera di S. Paolo apostolo ai Corinzi; il secondo giorno, invece, momento di adorazione eucaristica, con lettura del brano tratto dal cap. 12 della 1° lettera di S. Paolo Apostolo ai Corinzi: “ Molte sono le membra, ma uno solo è il corpo”. 
Gabriella Lombardo e Giuseppe Lo Duca hanno lasciato il Cpp e sono stati sostituiti con i primi due in graduatoria dei non eletti: Pietro Titone e Fiorella Provenzano, assente per motivi di studio.
Il Presidente ha dato il benvenuto a 4 giovani, invitati a partecipare alla programmazione: Mauro Galfano, Laura Ronci, Antonino Morana e Nicoletta Vaiarello
Il primo giorno, lunedì 22, dopo la lettura del verbale dell’assemblea parrocchiale del 27 maggio, il Presidente, ha presentato brevemente il PPD, soffermandosi sulla Preghiera Eucaristica che inizia con il Prefazio e termina con la Grande Dossologia che si conclude con l’Amen. Il nostro Vescovo, sottolinea la necessità che ci sia un significativo collegamento tra la celebrazione eucaristica e la vita di ogni cristiano, di trasformarci cioè, nel popolo dell’Amen, per entrare in comunione con l’offerta che Gesù fa di se stesso. Noi, infatti, che partecipiamo alla mensa eucaristica, dobbiamo diventare il corpo di Cristo che è la Chiesa, come aveva intuito San Paolo al momento della sua conversione sulla via di Damasco.
Il parroco illustra i 5 ambiti, presenti nel PPD, scaturiti dal documento del Sinodo di Verona: Vita affettiva, che riguarda tutte le relazioni umane; Lavoro e festa, dove l’Eucarestia al centro della vita dell’uomo gli permette di scoprire il vero senso del lavoro come collaborazione alla creazione e la festa come tempo privilegiato da dedicare a Dio, alla famiglia, agli anziani, ai malati a se stessi e a trovare spazi per la riconciliazione e il perdono; Fragilità umana per riscoprire la vita come dono e prenderci cura di chi ha bisogno, perché nessun uomo è un’isola e siamo stati creati l’uno per l’altro; Tradizione, vista come: consegna del Vangelo, amore alla Parola e vita vissuta nella solidarietà e nell’amicizia; Cittadinanza, ricordando “voi siete il sale della terra e la luce del mondo”, siamo chiamati a impegnarci socialmente e politicamente, rivelando una Chiesa che prende a cuore i problemi dell’uomo. Nel PPD non manca il riferimento all’anno paolino dal momento che ricorre il bimillenario della nascita di San Paolo. Anche la pastorale giovanile è menzionata in riferimento ai 5 ambiti, con delle proposte precise.
Il secondo pomeriggio, P. Ponte è ritornato alla Preghiera Eucaristica, spiegandone i vari momenti: essa ha inizio con il PREFAZIO, segue l’ACCLAMAZIONE, l’EPÌCLESI, il racconto dell’ISTITUZIONE e la CONSACRAZIONE, l’ANÀMNESI, l’OFFERTA, le INTERCESSIONI, la DOSSOLOGIA FINALE che esprime la glorificazione di Dio e viene conclusa con l’acclamazione del popolo: AMEN. 
Nei due pomeriggi, per studiare e trasformare in proposte operative il PPD, si sono formati 5 gruppi secondo i 5 ambiti del Convegno di Verona, coordinati come segue: Vita affettiva da Giovanna Pellegrino, Lavoro e festa da Enza Maggio, Fragilità umana da Giovanna Busterna; Tradizione da Carla Pulizzi e Cittadinanza da Paolo Agate. 
Alla fine dei lavori i gruppi, in tutte e due le giornate, hanno condiviso in un momento assembleare le riflessioni e le proposte emerse:
La cellula in cui si sviluppa l’affettività è la famiglia, ma bisogna allargare il raggio d’azione, non fermarsi ad essa. Oggi il mondo virtuale, gli sms, la comunicazione con le chat etc, hanno spersonalizzato il rapporto umano. In questo contesto la famiglia, la scuola e la chiesa sono chiamate ad una maggiore responsabilità educativa.
Il compito del cristiano è trasmettere un patrimonio spirituale forte. Alle volte si ha la pretesa di poter comunicare agli altri senza essere alimentati, come la lampadina che vorrebbe far luce senza che sia attaccata la spina alla presa. Bisogna tenersi sempre attaccati a Dio e tutto avverrà in modo naturale e spontaneo. Alle volte, sembra che si è preoccupati solo di fare, e i nostri volti appaiono spenti, incapaci di comunicare. Si lasciano figli e coniuge per operare in Chiesa. Si sente l’esigenza della Parrocchia come luogo di nutrimento per operare nella propria vita. Bisogna puntare più sull’essere che sul fare. La nostra comunità deve trovare proposte più arricchenti, da un punto di vista spirituale. Il parroco sostiene che ci sono diversi operatori nella nostra comunità che attendono La Chiamata per poter mettere in atto il loro carisma e bisogna aiutarli. I responsabili dei vari gruppi devono attivarsi per informare personalmente tutti i membri delle loro associazioni sui momenti comunitari della parrocchia che devono essere messi al 1° posto. 
Bocciata duramente la prassi consolidata del lavoro festivo. L’iter naturale dell’uomo, come già suggerito nella Genesi, è di 6 giorni lavorativi, e 1 di riposo per dedicarsi al tempo di Dio, alla famiglia e a se stessi. 
Bisogna scoprire e porre attenzione ai volti della fragilità, fisica e morale presenti in noi e negli altri. Oggi si guarda troppo spesso all’esteriorità e poco all’interiorità. Alle volte si pretende dagli altri, ma non riflettiamo che per prima cosa si deve avere il coraggio di riconoscere, accettare la propria fragilità e donarla, a sua volta la comunità deve rispondere con solidarietà, accoglienza e amore. In questo contesto è importante la funzione della Caritas, che deve essere rivalutata e migliorata nell’organizzazione. La comunità deve essere sensibilizzata sull’effettivo servizio che  svolge la Caritas. Si può rendere più efficace il centro d’ascolto della Caritas, per aiutare persone caratterizzate da diverse fragilità, costituendo una vera e propria rete di professionisti che mettano al servizio di chi ha bisogno le proprie competenze. Creare un centro d’ascolto per i giovani, coordinato da un animatore suggerito dal parroco (Davide Chirco ha dato disponibilità per incontri mensili con i giovani) e uno per i separati perché possano sentire la vicinanza della Chiesa anche nella loro situazione.
Occorre diventare corresponsabili riguardo ai problemi sociali, civili e politici della nostra città e in particolare del nostro territorio. Educare ed educarsi ad una cultura dell’utilizzo più cristiano e responsabile delle risorse del creato e sensibilizzare a questo le famiglie e gli educatori per formare i giovani. Predisporre un confronto con l’amministrazione comunale sul piano di zona con riguardo al recupero sociale e dell’ambiente. 
Tutti e 5 gli ambiti sono trasversali alle varie iniziative e alle aree della Parrocchia, per cui bisognerebbe tendere ad una formazione più unitaria fondata e centrata sull’uomo.
Le proposte sono state le seguenti:
- ministranti che accompagnano i ministri straordinari della comunione alle persone che non possono accedere alla mensa del Signore durante le celebrazioni; 
- Ministri dell’accoglienza che distribuiscano i canti all’ingresso e suggeriscano dove sedersi;
- I corsi prematrimoniali e i corsi in preparazione al battesimo richiedono la presenza costante del sacerdote
- Celebrare mensilmente con un ritmo regolare i battesimi durante la messa;
- Organizzare la festa parrocchiale ripristinando il pranzo con i poveri;
- La comunità mantenga rapporti costanti con le istituzioni, al fine di un confronto paritario, utilizzando le competenze professionali che ci sono al suo interno per affrontare i diversi problemi sociali;
- La catechesi ai ragazzi non tralasci di sensibilizzare al rispetto del creato e alla condivisione delle risorse ( recupero ambiente, raccolta differenziata etc.);
Per i giovani, che sentono l’esigenza di un percorso formativo forte e coinvolgente si potrebbe anche organizzare:
- Drammatizzazioni di testi spirituali scelti anche da loro;
- Creare momenti di aggregazioni comune per arricchirsi e confrontarsi ;
- Pensare ad una messa per i giovani, perché possano partecipare alla celebrazione eucaristica in modo più sentito. P .Josè sostiene che potrebbero animare la messa di mezzogiorno;
- Trasmettere la fede con un linguaggio diverso, più adatto ai giovani;
- Adorazione mensile animata ed elaborata dai giovani della parrocchia;
- Fissare una giornata biblica per l’evangelizzazione
- Contattare i ragazzi che hanno fatto la cresima per dare la possibilità di continuare un cammino spirituale;
- Creare occasioni d’incontro con le loro famiglie;
- Estendere la raccolta degli alimenti per i poveri nella presentazione dei doni, che si pratica nella messa per i ragazzi del catechismo, a tutte le celebrazioni festive, con il supporto volontario dei giovani; 
Per quanto riguarda gli orari di alcune iniziative e celebrazioni, mantenere quello adottato per la lectio divina. Per le celebrazioni feriali mattutine, decida il Parroco, anche se la messa celebrata alle 7.30 potrebbe dare possibilità di partecipare a chi lavora e frequenta le scuole nel centro storico(banche, municipio, uffici vari, liceo classico, scuola media, scuola materna ed elementare).
Alle 20.00 circa con il Padre Nostro si sono concluse le due giornate.  
   Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               

                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    

Verbale 76

Il giorno 14 novembre 2008, alle ore 21.00, presso la Sala degli Angeli, si è riunito, in seduta straordinaria, il Consiglio Pastorale Parrocchiale alla presenza del Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, mons. Domenico Mogavero.  Erano assenti: Pietro Pellegrino, Giacoma Zizzo, Rosalia Vaccari, Fiorella Provenzano e don Mariano Narciso. Dopo aver pregato con il testo di un monaco certosino, contenuto nel PPD, il vescovo ha consigliato di sfoltire il CPP, troppo numeroso. Il presidente ha dato il benvenuto al nostro vescovo, il quale ha detto che le visite ai Consigli Pastorali Parrocchiali, servono per stabilire un maggior contatto, per incontrare la comunità, incoraggiarla, correggerla e darle suggerimenti, per conoscere anche le cose negative e cercare di mutarne il corso. Il suo timore principale è che i parroci, non veicolano il Piano Pastorale Diocesano, che deve diventare pane condiviso.
É stata tracciata la storia del Consiglio Pastorale Parrocchiale dal suo nascere, alla stesura del suo statuto.  È stata descritta la parrocchia, dal suo territorio a tutte le attività, le aree e i movimenti ecclesiali che la animano e chi occupa un posto di coordinamento e responsabilità è intervenuto per fare una sintesi delle attività del proprio gruppo, del cammino legato al tema dell'anno e a quello dell'anno paolino.
Il nostro vescovo, ci ha dato dei consigli e delle consegne da mettere in pratica e da verificare in una sua futura visita:
La comunicazione è importante, sia quella interna alla parrocchia, sia l'informazione all'esterno di essa.
Nelle comunità esistono disagi della comunicazione, perché spesso all'interno, ci sono anelli spezzati, bisogna avere la volontà di risolvere queste situazioni con il dialogo .
La comunicazione e l'informazione, oggi sono importantissimi. Pensiamo alla grande responsabilità che abbiamo nel non approfittare dei mezzi di comunicazione che abbiamo oggi, il nostro giornale Condividere, la radio City, i nostri siti! Domandiamoci: “ Cosa avrebbe fatto San Paolo se avesse avuto le nostre stesse possibilità e i nostri stessi mezzi?”
Non dobbiamo dimenticare: il ruolo di esemplarità della Chiesa Madre all'interno della città e di collocarci costruttivamente in una posizione critica nei confronti dell'amministrazione comunale.
Dobbiamo crescere nell'impegno socio politico, essere presenti per far ottenere a tutti ciò è loro dovuto e lottare contro la mentalità partitico-clientelare.
Bisogna coltivare la formazione per essere sempre più uomini e donne di fede
Si deve curare la pastorale giovanile.
Percorrere la strada dell'affido e lottare contro le speculazioni che ci sono in questo campo
Non trascurare le attività dell'oratorio, componente preziosa della parrocchia.
Per l'ecumenismo far sì che veramente venga attuato il dialogo interreligioso
Alle 24.00 circa con la preghiera si è conclusa la seduta del CPP.
   Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               

                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    

 
Verbale 77
Il giorno 20 marzo 2009, alle ore 21.00, presso la Sala degli Angeli, si è riunito il Consiglio Pastorale Parrocchiale.
L'ordine del giorno era il seguente:
1.Lettura verbale precedente seduta;
2.Riflettiamo sul problema del testamento biologico, alla luce dei 5 ambiti del convegno di Verona; 
3.La tre giorni in preparazione alla Pasqua: come coinvolgere i nostri giovani;
4.Rinnovo del Consiglio Affari Economici;
5.Ministri accoglienza: scelta e formazione;
6.Gita parrocchiale del 19 aprile;
7.Processioni mariane del mese di maggio;
8.Varie ed eventuali.
Erano assenti: Maria Mirabile, Gina Spanò, Suor Marlene Mercado, Rosa Polizzotti, Giovanna Fici, Vito e Patrizia Zichittella, Maria Simone, Don Mariano Narciso, Giovanna Busterna, Giusi Chirco, Emma Fici, Enza Maggio, Maurizia Maggio, Fiorella Provenzano,. Erano presenti per i giovani, Nino Morana e Mauro Galfano.
Dopo aver letto alcuni versi tratti da Isaia 58, P. Ponte ha fatto riflettere sul rapporto con Dio riguardo alle devozioni e alle pratiche sul digiuno, cioè su tutto ciò che si fa per “onorare” il Signore. Isaia, ci mette in guardia perché il Signore chiede altro: accoglienza al povero e realizzazione della chiesa nella verità e nella comunità, non sulle pratiche religiose.
Alessandro Pulizzi si è dimesso ed è entrato a far parte del CPP  Nicolò Marino.
Riguardo al punto 2 dell'ordine del giorno, la Chiesa dovrebbe confrontarsi non solo sulle cose ecclesiastiche, ma soprattutto sull'uomo. Ai cristiani, compete riflettere alla luce della parola di Dio, devono confrontarsi e sottoporre alla critica le opinioni e posizioni. La società è cambiata, è lontana dalla Chiesa e i cristiani devono comprendere la posizione degli altri, sapere dialogare con lo stile di Gesù. Alla Chiesa spetta il compito di accogliere, comprendere, ma non giustificare. I problemi dell'eutanasia, delle cellule staminali, etc, devono interrogare l'uomo sul significato della vita, cosa è la vita umana, in un mondo che ormai è pervaso dal concetto edonistico. 
La tre giorni di Pasqua, momento di grande valore formativo, deve vedere presente tutta la nostra comunità, non solo i giovani, ma anche parecchi membri del CPP che spesso sono assenti nei momenti importanti comunitari.
P. Ponte ha poi comunicato i nuovi membri del Consiglio Affari Economici: Notaio Pizzo, Clara Ruggieri, Michele Gerardi, Antonino Palmeri e Maria Maltese.
É stata chiesta una sovvenzione per il recupero della Chiesa di San Giuseppe e San Pietro, all'interno di un progetto di recupero e restauro per le Chiesa di un itinerario turistico.
Per i ministri dell'accoglienza, ancora devono essere individuate le persone che devono svolgere questo compito che una volta si chiama Ostiarato. era il primo dei vari ministeri ecclesiastici che non comportano una vera e propria ordinazione  sacramentale. L' Ostiario  era l'addetto alla custodia delle porte della chiesa ed aveva il compito di accogliere i fedeli, respingere gli indegni, e suonare le campane per avvisare dell'imminenza del culto divino.
La gita programmata per il 19 aprile prossimo, per una serie di coincidenze non potrà realizzarsi, ma è importante capire che il tempo libero nella parrocchia deve essere programmato ed organizzato: gita parrocchiale e visite alle chiese che sono presenti nel nostro territorio.
La commissione evangelica si occuperà, con la collaborazione di altre realtà presenti in parrocchia delle processioni mariane del mese di maggio
Alle 24.00 circa con la preghiera si è conclusa la seduta del CPP.
     Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               

                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    

 
Verbale 78
Venerdì  5 giugno alle ore 21.10 si è aperta l'assemblea parrocchiale. L'ordine del giorno prevedeva: 
- momento di ringraziamento e lode al Signore per l'anno pastorale che volge al termine;
- confronto sul seguente questionario:
1)  Quali motivazioni abbiamo per ringraziare il Signore, quest’anno pastorale?. 
2) Qual'è stata la qualità della testimonianza cristiana, della nostra comunità, alla luce del tema del Piano Pastorale Diocesano “Memoria e dono” e della programmazione fatta a settembre ( in allegato: verbale del 22 e 23 settembre 2008)? 
3) Il nostro impegno in parrocchia è sempre sostenuto da una preghiera cristiana e da una fede autentica?
La seduta si è aperta con una riflessione sul cap 15, versetti 1-14 del vangelo di Giovanni:”Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete gia mondi, per la parola che vi ho annunziato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. 
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. “
Se siamo cristiani, dobbiamo portare frutto, non essere “secchi” .
Se non siamo cristiani, dobbiamo aprire il nostro cuore e chiedere al Signore di desidera di esserlo  (S. Ignazio)
Durante l'assemblea, si sono espressi apprezzamenti su: le giornate di adorazione eucaristica con la partecipazione dei giovani, l'apertura dell'oratorio, la recita e le feste al collegio.
Si è ringraziato il Parroco della iniziativa del Diario di Viaggio, foglio che ha accompagnato la comunità parrocchiale durante la settimana.
Il cammino ecumenico a fatto prendere coscienza della  reciprocità tra fede e vita ed è stato valido il percorso ecumenico pentecostale e valdese.
L' iniziativa dell'affidamento delle famiglie da aiutare non è andata a buon fine, forse per una insufficiente informazione all'assemblea. Potrebbe aiutare la scheda di proposta invito, già adottata per i  Ministri dell'accoglienza.
La realizzazione del pranzo parrocchiale necessita di uno studio e impegno diverso, rispetto alle organizzazioni precedenti,  per alcuni cambiamenti e aiuti che sono venuti a mancare. 
Anche la raccolta degli alimenti in tutte le celebrazioni eucaristiche, non avuto buon fine, per mancata organizzazione e informazione
I ministri straordinari della eucarestia hanno proposto di ripristinare il servizio di visita e compagnia ai malati, perché chi da sofferente aspetta Gesù Eucarestia è bisognoso anche d'affetto e umanità.
Si è evidenziata la necessità di una celebrazione eucaristica per i giovani che non può essere assolutamente la stessa dei ragazzi del catechismo. Bisogna studiare con loro, chiedere il loro aiuto e partecipazione, scegliere l'ora e il sito più consono.
Le catechiste hanno vissuto positivamente l'esperienza del cammino neocatecumenale, mentre è da riformulare la chiusura dell'anno catechistico.
Anche il gruppo famiglia, ha riscontrato nel gruppo fidanzati, giovani che credono, pieni di entusiasmo nel partecipare ad alcune iniziative parrocchiali.
I cenacoli hanno bisogno di nuovi animatori.
La celebrazione liturgica  deve essere curata maggiormente anche nel momento della questua, servizio che spesso non viene fatto con la dovuta attenzione e cura, ma in modo molto superficiale.
Nel continuare ad essere comunità si è tentato di attuare una pastorale integrata con al centro la persona, cercando maggiore dialogo.
Alle 23.00 conclusa l'assemblea
      Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               

                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    

 
Verbale 79
Il CPP presieduto da Don Giuseppe Ponte si è riunito per due giorni consecutivi, il 26 e il 27 settembre 2009, presso il Boccone del Povero. 
L’ordine del giorno era il seguente:
Sabato 26 settembre:
-Don Vito Impellizzeri: Introduzione al tema dell’anno pastorale diocesano 2009-2010:    
 COMUNICAZIONE E MISSIONE;
-Gruppi di lavoro sul Piano Pastorale Diocesano e proposte per la programmazione pastorale;
-Confronto sul lavoro svolto dai gruppi.
Domenica  27 settembre:
-Conclusioni
-Messa
Erano assenti: Gina Spanò, Giovanna Fici, Giovanna Busterna, Rosa Polizzotti, Don Mariano Narciso, Matteo Gandolfo, Peppe Maggio, Nicolò Marino, Pietro Pellegrino, Rino Pizzo, Fiorella Provenzano. Il secondo giorno erano presenti Franco Marino e Maria Chirco. Erano presenti, inoltre non facenti parte del CPP: Doretta Tumbarello, Agata Barone, Stefania Falcone, Suor Rosita, Gaspare Chirco, Angela Di Girolamo, Paola Pipitone, Chichi la Francesca, Rosetta DiDia, Michele Gerardi. 
Il primo giorno, alle 10.00 si è aperta la seduta con le lodi, poi si è letto  2Pt 1,10-11: “10Quindi, fratelli, cercate di render sempre più sicura la vostra vocazione e la vostra elezione. Se farete questo non inciamperete mai. 11Così infatti vi sarà ampiamente aperto l'ingresso nel regno eterno del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo.”
Abbiamo condiviso con P. Ponte una riflessione sulla vocazione. La nostra deve essere una vocazione alla vita. Noi non scegliamo, ma siamo scelti. Viviamo questo momento come chiamata, dando la nostra disponibilità. 
Erano presenti, con Padre Ponte e Don Josè Romero i sacerdoti che faranno parte della nuova unità pastorale parrocchiale San Tommaso Becket, San Matteo e Sant'Anna: Don Tommaso Lombardo e Don Placido Chisari. Si è proceduto ad una presentazione di tutti i convenuti, compresi i nuovi sacerdoti. 
Alle ore 11.30 Don Vito Impellizzeri ha presentato il piano Pastorale Diocesano. Esso, non è un testo da mettere in pratica – ha esordito Don Vito -  non va letto come teoria a cui la parrocchia deve adattarsi, ma riporta orientamenti che ogni comunità deve mediare.
Nel Vangelo sono inseparabili la verità e la vita.
La fede è l'atteggiamento interiore che deve alimentare ogni nostra relazione con Dio e con gli altri.
Bisogna passare da una logica di auditel, di successo ad una logica di attesa del regno di Dio.
Al fine di vivere evangelicamente anche questo nuovo momento dell'unità pastorale, occorre praticare sia il discernimento pastorale nella conversione e sia il discernimento come logica di condivisione ed il PPD va visto come testo per aiutare le comunità nel discernimento.
Il discernimento pastorale tiene in considerazione il vissuto di ognuno che passa attraverso i 5 ambiti di Verona, ed è nella liturgia che si celebra il nostro vissuto.
Il PPD, con i suoi consigli sulla celebrazione rischia di produrre dei controlli e delle correzioni continue.Bisogna dare il giusto senso a quello che facciamo: per esempio la processione verso l'altare per comunicarsi, da visibilità dell'unico corpo che riceve il Signore.
La comunità deve essere percepita come unità e non uniformità, deve vivere la celebrazione in modo unitario.
Dopo la pausa pranzo, nel pomeriggio si sono riuniti 5 gruppi per lavorare sul PPD nell'ottica dei 5 
ambiti: VITA AFFETTIVA; IL TEMPO DEL LAVORO E DELLA FESTA; LA FRAGILITA’ UMANA; LA TRADIZIONE; LA CITTADINANZA;
Al Laboratorio è seguito il confronto in assemblea sul lavoro fatto dai 5 gruppi:
-Vita affettiva: attenzione alla famiglia che oggi subisce dei cambiamenti, e dove le relazioni familiari diventano realtà difficili. Farsi presenti dove possiamo, aiutare, consolare e insistere sull'accoglienza.
-Lavoro e festa: LAVORO: conoscere la comunità parrocchiale attraverso un indagine del territorio; 
ridare forza alla comunicazione;
riuscire a mettere le strutture sociali in relazione;
conoscere le strutture antiracket;
individuare uomini e donne di buona volontà, impiegati nella pubblica amministrazione, che potrebbero dare disponibilità delle loro competenze;
aiuto CEI alle famiglie, essere informati e informare;
i negozi aperti la domenica e durante le feste: come intervenire? È giusto chiedere la chiusura di alcuni e lasciar lavorare altri (ristoranti, pasticcerie)?
FESTA: iniziamo dai piccoli, trasmettiamo il valore della festa, cerchiamo di dare importanza a tutti i momenti di incontro. 
-Fragilità: dobbiamo riconoscere la nostra inadeguatezza nei confronti della sofferenza.
Nel tessuto parrocchiale, alcune situazione di fragilità da raggiungere sono:
I malati visitati dai ministri straordinari dell'eucarestia;
Le persone colpite da un lutto;
Le persone colpite da malattia, gravi e non: Pastorale della salute;
I separati: Pastorale dei separati, operando accoglienza e ascolto;
Attivazione della banca del tempo;
Per le molte situazioni di sofferenza le strutture istituzionali sono carenti o mancanti e noi come chiesa dovremmo essere presenti.
Cittadinanza: la chiesa dovrebbe essere comunità in comunione per la missione, ma manca spesso la comunicazione.
La grande carità sta nell'immergersi totalmente nella politica. Tutti devono essere in grado di esprimere le proprie idee nella libertà e nella sacralità del nostro tempo;
occorre operare un passaggio dalla mentalità del fare a quella dell'essere ed occuparsi del valore delle persone;
bisogna dare priorità alla formazione politica, anche se in un primo tempo si può delegare qualcuno formato, che osservi continuamente gli andamenti e gli sviluppi :
la messa non è stata istituita per pregare, la messa è famiglia, è comunità, la liturgia non è solo norme, ma deve essere legata alla vita.
Tradizione: connubio tra fede e vita, trasmissione non nozionistica, ma di vissuto: promuovere la cultura del bello;
giornalino in cui comunicare belle testimonianze ed esperienze di vita;
cultura della relazione perché spesso le persone vengono solo la domenica a messa e non partecipano alla vita parrocchiale.  Bisogna celebrare un unica messa perché le persone possano intessere relazioni;
Cineforum con messaggio del bello;
Di seguito: recita dei Vespri e un momento di fraternità.
Alle 22: circa si è conclusa la seduta della prima giornata
Domenica 27 settembre, alle 10.00 si è pregato con le Lodi e si è proceduto al confronto sulle conclusioni:
bisogna modificare l'idea sbagliata che abbiamo di Dio. Fare meditazione silenziosa, rivalutare lo starci accanto in armonioso silenzio, per correggere il nostro essere diventati delle trottole che girano attorno ad affari religiosi.
Di seguito le conclusioni che dovranno rimanere soggette a possibili variazioni per la nuova situazione pastorale:
si dovrebbe procedere a fare il nuovo censimento studio territorio per nuova missione; la Caritas svolge visite capillari sul territorio; per cercare di conoscere i bisogni del territorio, i cenacoli sono mezzi importanti e devono trasformarsi in mezzi di studio;
sensibilizzare ed educare all'ambiente, riciclaggio, rifiuti differenziati;
formare all'acquisto dei beni necessari, educare ad una mentalità anticonsumistica;
creare una cassa comune per le emergenze, autotassarci e consigliare austerità all'amministrazione;
nei confronti dell'amministrazione la parrocchia deve farsi portavoce;
attivare incameramento dati per la banca del tempo;
istituire un registro dei professionisti della parrocchia ( Nitto Di Dia mette a disposizione il suo studio dentistico). Ai professionisti praticanti cristiani far pervenire le esigenze particolari dei parrocchiani, per convincerli al servizio fraterno;
riguardo alla festa, il nostro compito è trasmettere gioia, ma siamo carenti della dimensione comunitaria della festa
La celebrazione eucaristica ha concluso la due giorni del CPP.
   Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               

                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    
                                                                          

Verbale 80
Il giorno 3 novembre 2009, alle ore 21.00, presso la Sala degli Angeli, si è riunito il CPP.
L'ordine del giorno era il seguente:
1.Lettura verbale precedente seduta;
2.Cenacoli: strumento per la missione parrocchiale; 
3.Prossimo ritiro spirituale delle parrocchie dell'Unità Pastorale;
4.Triduo in onore di San Tommaso di Canterbury;
5.Varie ed eventuali.
Erano assenti: Adriana Pantaleo, Ester Vaccari, Gina Spanò,Rosa Polizzotti, Maria Simone, Don Narciso, Simona Alagna, Nitto Di Dia, Emma Fici, Enza Maggio, Peppe Maggio, Nicolò Marino, Pietro Pellegrino, Fiorella Provenzano, Carla Pulizzi, Mario Rallo, Rosalia Vaccari. Si è  dato il benvenuto ad Elvira Pellegrino e Clara Ruggieri, rappresentanti Agesci e CAE.
Si è pregato con l'orazione contenuta nel PPD e si è letto dalla 1° L Gv 1,1-8, il cui messaggio è adatto al tema del PPD, Missione e comunicazione: come comunicare Gesù compito importante per i cristiani.
Si è proceduto alla lettura del verbale della precedente seduta e dopo si è discusso sul primo punto dell'ordine del giorno: i cenacoli, che nella nostra parrocchia si sono avviati in occasione del sinodo, sono una esperienza utile, perché nelle persone c'è il desiderio di ascoltare, c'è sete della Parola di Gesù.. Cosa fare per incentivare i cenacoli, per stimolare nuovi animatori? Spesso la comunità è poco informata, scarsa di relazioni e molto informazioni non vengono veicolate, anche per mancanza di tempo. Sarebbe opportuno incontrarsi o prima o dopo le celebrazioni della domenica, ma a noi risulta quasi impossibile, perché fra le diverse celebrazioni festive non rimane tempo. Per dare visibilità della realtà dei cenacoli, bisogna dare il mandato agli animatori durante una celebrazione festiva e attivare al più presto il gruppo dei ministri accoglienza per distribuire il foglio dei vari avvisi e informare le persone che entrano in chiesa. Dovrebbe essere fatto un volantino con il programma dei cenacoli, sedi e orari, da distribuire sia in chiesa che nella strade dove sarà tenuto il cenacolo. Risulterebbe utile che si formi un gruppo di persone che studia il territorio e suggerisce dove far nascere i cenacoli. L'11 novembre all'incontro con i cenacolisti, parteciperanno Vincenzo Angileri, Giusi Chirco, Giovanna Busterna, Suor Marlene e Giacoma Zizzo, che hanno dato la loro disponibilità. 
La prima domenica d'avvento presso il Boccone del povero, l'unità pastorale di San Tommaso Becket, Sant'Anna e San Matteo avrà il ritiro spirituale. Occorre informare tutti i membri dei propri gruppi ed associazioni. La lectio divina inizierà il 9 novembre alle ore 18.30 in chiesa Madre per tutte e tre le parrocchie, in avvento sarà a Sant'Anna e in quaresima a San Matteo.
Pietro Titone ha dato la disponibilità con la sua compagnia teatrale di dare prima di Natale la commedia “Natale in casa Cupiello” presso il teatro impero a scopo di beneficenza per la Chiesa Madre. Ovviamente tutta la parrocchia deve impegnarsi a vendere i biglietti.
Per il triduo di san Tommaso si è programmato:
27/12/09
28/12/09
29/12/09
Tombola; gara di torte “Dolce Natale”; ragazzi che si esibiscono, poesie, etc
Ore 18.00 vespri nella messa
Uff. delle letture, adorazione eucaristica, messa ore 19,00  (vescovo) portateco in parrocchia
Si fissa un incontro,il 12 novembre alle ore 21.00 tra il direttivo e Pietro Titone, Vincenzo Angileri, Dora Anca, Maurizia Maggio e Sergio Gerardi per organizzare la prevendita biglietti e il triduo di San Tommaso.
Alle 23,30 con una preghiera si è conclusa la seduta.
  Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               
                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    
 
Verale 81
Il giorno 3 febbraio 2010, alle ore 21.00, presso la Sala degli Angeli, si è riunito il CPP.
L'ordine del giorno era il seguente:
1.Lettura verbale precedente seduta;
2.le sacre quarantore;
3.ritiro spirituale di mercoledì delle ceneri, 17 febbraio;
4.tre giorni in preparazione alla Pasqua; 
5.carnevale: festa per i ragazzi;
6.inaugurazione dell'organo;
7.bacheca per l'informazione parrocchiale sui lavori, convocazioni e appuntamenti delle commissioni, gruppi e realtà parrocchiali;
8.commissione evangelizzazione: processioni mariane del mese di maggio;
9.realizzazione dei propositi della 2 giorni di settembre;
10.varie ed eventuali.
Erano assenti: Don Placido Chisari, Giusi Chirco, Matteo Gandolfo, Maurizia Maggio,  Don Mariano Narciso, Pietro Pellegrino,  Mario Rallo, Rosa Polizzotti, Clara Ruggeri, Gina Spanò, Giacoma Zizzo. Inoltre erano assenti Fiorella Provenzano, Carla Pulizzi, Nicolò Marino e Peppe Maggio perché impegnati nelle prove del coro parrocchiale.
Si è pregato con l'inno allo Spirito Santo e si è letto dai versetti 21-27 cap 7 di Matteo, passo del Vangelo che ci chiede di dare testimonianza non solo con parole ma soprattutto con l'azione. Lo spirito che anima le persone dentro la comunità si misura anche con l'impegno per realizzare i progetti.
Si è dato il benvenuto a Daniela Di Benedetto che è subentrata a Rino Pizzo e ad Arianna Vizzari come rappresentante dell'Agesci. Si sono invitati i coordinatori delle realtà presenti in parrocchia a prendere visione del prospetto per le quarantore, per poter essere sempre presenti, a turno, in preghiera davanti il Santissimo.
Per le Sacre Ceneri, mercoledì 17 febbraio, il ritiro sarà tenuto da don Liborio Palmeri, vicario della diocesi di Trapani.
Per la tre giorni di Pasqua, verrà  il gesuita Don Gianni Notari, Direttore dell’Istituto
di Formazione Politica «Pedro Arrupe» di Palermo e i  coniugi Margherita e Giovanni Ruvolo, rispettivamente psicologa e docente di teologia e ordinario di chirurgia cardiaca che hanno costituito insieme ad altri  una onlus, A Cuore Aperto, che attualmente ha promosso una iniziative di volontariato a IPOGOLO, in Tanzania.
L'organizzazione del Carnevale alla Chiesa del Collegio e affidata ad  alcuni membri  della Catechesi, Agesci, Oratorio, Commissione Culto divino etc.
L'organo, e precisamente le sue 4317 canne, saranno accordate entro il 12 febbraio. L'inaugurazione è prevista dopo la Pasqua.
Il gruppo famiglia inaugurerà il 28 febbraio la stagione di cineforum, il costo dell'abbonamento per 4 proiezioni è di € 8.00 e per proiezione è di €2.50. 
A breve, entrando sul lato destra della Chiesa, verrà posta una bacheca, realizzata tenendo conto dei 5 ambiti di Verona, per l'informazione e la comunicazione degli appuntamenti e iniziative dei gruppi e realtà presenti in parrocchia; ovviamente è una iniziativa che non vuole sostituirsi alla informazione e comunicazione che può essere raggiunta usando i mezzi moderni della telematica, ma per facilitare l'informazione spicciola.
Paolo Agate, dopo aver evidenziato quanto poco viene visitato il sito della parrocchia e quanto poca importanza si da alla informazione che con gli strumenti tecnologici che abbiamo a disposizione si potrebbe raggiungere,  ha dato la sua disponibilità per assestare la divisione tecnologica della parrocchia (pc, internet )
Si è proposto di valorizzare l'aspetto missionario delle processioni mariana. A tal fine bisogna convocare al più presto la commissione evangelizzazione e consultare i Salesiani, che l'anno scorso avevano proposto una collaborazione a tal riguardo.
Ester Vaccari, Giusi Chirco ed altri, hanno iniziato a lavorare per la creazione della banca del tempo, ma l'iniziativa deve essere ben studiata, perché le difficoltà sono molteplici.
La commissione cittadinanza in parrocchia, ancora non è stata costituita perché manca un coordinatore; di conseguenza, noi come chiesa abbiamo con l'amministrazione dei rapporti sporadici  e non possiamo farci portavoce di situazione che andrebbero evidenziate. Pietro Titone ha dato disponibilità dal 19 Aprile per coordinare la commissione.
Alle 23.00 circa con la preghiera si è conclusa la seduta.
  Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               
                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    
 
Verbale 82
Il giorno 13 aprile 2010, alle ore 21.00, presso la Sala degli Angeli, si è riunito il CPP.
L'ordine del giorno era il seguente:
1.Lettura verbale precedente seduta;
2.pranzo parrocchiale;
3.proposta di accoglienza del movimento Rinnovamento nello Spirito  in parrocchia;
4.processioni mariane del mese di maggio; 
5.inaugurazione dell'organo;
6.varie ed eventuali.
Erano assenti: Paolo Agate, Enza Almanza, Dora Anca, Emma Fici, Maria Giacalone Franco Marino, Suor Marlene Mercado, Don Mariano Narciso, Pietro Pellegrino, Fiorella Provenzano, Gina Spanò, Pietro Titone, Vito e Patrizia Zichittella.           
Si è pregato con la preghiera contenuta nel PPD. 
Il parroco ha introdotto i lavori con una riflessione di Atenagora Patriarca di Costantinopoli,  che mette in evidenza come i cristiani rischiano di fare della chiesa una macchina organizzativa, dimenticando che è lo Spirito Santo l'anima della vita della comunità cristiana
Dopo la lettura del Verbale della precedente seduta , si è fatta una breve verifica sui seguenti punti:
- la tre giorni di Pasqua, in cui si è  avuta l'occasione di ascoltare i  coniugi Margherita e Giovanni Ruvolo, rispettivamente psicologa e docente di teologia e ordinario di chirurgia cardiaca a Palermo che hanno costituito insieme ad altri  una onlus, “A Cuore Aperto”, che ha promosso iniziative di volontariato a IPOGOLO, in Tanzania. Si è proposto prossimamente di dare il nostro sostegno;
- il Carnevale: si potrebbe eliminare la serata per gli adulti, sostituendola con un altra per i ragazzi. Necessaria, per questo, la presenza di diversi volontari per meglio organizzare i turni dei vari servizi;
- il sito: dovrebbe curarsi maggiormente l'aggiornamento;
- la Bacheca informativa: non è stata ancora realizzata, perché chi ha dato la disponibilità ad eseguirla ha avuto degli impedimenti.
Si è proceduto con la discussione sull'ordine del giorno
PRANZO PARROCCHIALE:
Avrà luogo il 13 giugno, festa di Sant'Antonino. Il CPP si riunirà il 28 aprile alle ore 21.00 per decidere e pianificare i vari momenti organizzativi.
ACCOGLIENZA ALL'ASSOCIAZIONE DEL RNS IN PARROCCHIA
Diversi operatori della parrocchia che appartengono a quest'associazione sono costretti a frequentare un gruppo fuori parrocchia, pertanto hanno fatto richiesta di istituire un gruppo del RNS parrocchiale. Alcuni hanno manifestato le loro perplessità. I parroci presenti Padre Tommaso e Padre Ponte, hanno precisato che ogni gruppo ecclesiale va accolto perché è  al servizio della comunità e nei confronti di essa può essere da sprone, ma  deve essere verificata la disponibilità di un sacerdote che guidi l'associazione, In quanto P. Josè presto andrà via e  non si sa come procederà l'esperienza dell'unità pastorale il prossimo anno. É intervenuta Maria Mirabile auspicando che la difficoltà di avere un sacerdote che segua il RNS non sia una scusa per non accogliere l'associazione in parrocchia. 
LE PROCESSIONI MARIANE DEL MESE DI MAGGIO
S è cercato di dare maggiore forza evangelizzatrice alla preghiera del Rosario. La statua della Madonna si fermerà nel condominio dove viene fatta l'ultima sosta della processione. Per una settimana, una  o più famiglie del condominio metteranno a disposizione la propria casa per la recita del rosario meditato sui misteri letti direttamente dal Vangelo. Carla Pulizzi, responsabile della Commissione evangelizzazione, contatterà i responsabili delle associazioni/movimenti  per stilare un elenco con i turni e assicurare giornalmente la presenza di almeno 2 animatori della parrocchia. 
Si è comunicata la data dell'inaugurazione della consolle, il 7 maggio.
Il parroco ha dato notizia che è stato presentato alla CEI un progetto minimo per la messa in sicurezza di San Giuseppe e si aspetta l'esito.
P. Tommaso Lombardo ha informato che è stato organizzato per le tre comunità dell'unità pastorale un pacchetto di Gite per 4 domeniche del costo di 120 €,  e per una singola gita 40 €. 
Alle 23,00 circa si è conclusa la seduta del CPP.
  Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               
                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    
 
Verbale 83
Il giorno 27 maggio 2010 alle ore 21.15 si è aperta l’assemblea parrocchiale in Chiesa Madre,  col canto Vieni Spirito d'amore. 
L'ordine del giorno era il seguente:
valutazione dell'esperienza dell'unità pastorale: 
     - aspetti positivi;
- aspetti negativi; 
- suggerimenti e proposte;
valutazione dell'anno pastorale della nostra comunità;
pranzo parrocchiale ( comunicare adesioni nominative );
spazio dato alla preghiera nella nostra comunità nell'anno pastorale che volge al termine;
orario delle messe estive e invernali.
Padre Ponte ha letto dal 3 cap della I lettera a i Corinzi  versetti 1-11. Non siamo noi gli autori della nostra crescita e di quella altrui, ma è Dio che ci fa crescere e sostiene la Chiesa nel suo cammino. 
In seguito si è letto il verbale della seduta del Cpp del 13 aprile e si è proceduto raccogliendo le valutazioni sulla esperienza dell'unità pastorale. 
Molti, non hanno capito l'obiettivo di questa unità pastorale, perché quello che si è riusciti a fare in comune, si sarebbe potuto fare senza istituire l'unità, ma invitando alla collaborazione le parrocchie del centro storico. 
Altri pensano che non si è stati disponibili all'apertura, al confronto e alla crescita verso e con le altre comunità parrocchiali. Siamo stati troppo legati al concetto di appartenenza parrocchiale.
Alcuni hanno affermato che nel tentativo di curare i rapporti interparrocchiali si è rischiato di  trascurare i contatti e le relazioni all'interno della propria comunità. 
Ed altri ancora, hanno sostenuto che i tempi non erano maturi per effettuare una verifica di questa nuova esperienza.  
Di sicuro, su tutta la vicenda è notevolmente pesata sia la difficoltà, da parte dei parroci, a gestire l'unità pastorale, soprattutto dal punto di vista organizzativo, logistico, sia la differenza di approccio con cui i preti si sono posti nell'abbracciare questa esperienza.
Poi si proceduto a raccogliere le adesione per il pranzo parrocchiale del 13 giugno e a definire ulteriormente le fasi organizzative.
Alle 23.00 circa, si è sciolta la seduta, anche se altri punti dell'ordine del giorno non erano stati discussi.
  Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               
                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    
 
Verbale 84
Il CPP presieduto da Don Giuseppe Ponte si è riunito per due giorni consecutivi, il 2 e il 3 ottobre 2010, presso l'istituto “il Boccone del Povero”. 
L’ordine del giorno era il seguente:
sabato 2 OTTOBRE
 9.30  LODI
10.00 IL VICARIO GENERALE DELLA DIOCESI DI MAZARA,DON GIUSEPPE UNDARI,  
          PRESENTERA' IL PIANO PASTORALE  DIOCESANO 2010-2011
11.00  ADORAZIONE
13.00  PRANZO
15.00  GRUPPI LAVORO-STUDIO PIANO PASTORALE DIOCESANO E    
           SUGGERIMENTI PER LA PROGRAMMAZIONE
17.00  BREAK
17.30  CONFRONTO
19.00  VESPRI
20.00  CENA
domenica 3 OTTOBRE
  9.00 COLAZIONE
  9.30  LODI
10.00 SINTESI
11.30 CELEBRAZIONE EUCARISTICA E CONCLUSIONE
Erano assenti: don Josè Romero, Paolo Agate, Enza Almanza, Peppe Maggio, Franco Marino, Nicolò Marino, Giovanna Pellegrino, Pietro Pellegrino, Fiorella Provenzano, Mario Rallo, Clara Ruggeri, Maria Simone, Pietro Titone, Arianna Vizzari, Vito e Patrizia Zichittella e Don Mariano Narciso. Inoltre:
Giacoma La Vecchia e Adriana Pantaleo, assenti solo la mattina del 1° giorno;
Maria Giacalone, Carla Pulizzi ed Emma Fici presenti nelle mattine.
Nitto Di Dia, Gina Spanò e Simonetta Alagna presenti solo la mattina del 1° giorno
Maria Mirabile assente il 2° giorno per motivi di salute
Giacoma Zizzo presente solo la mattina del 1° giorno a causa di infortunio verificatosi durante la seduta.
Erano presenti, inoltre non facenti parte del CPP:
Agata Barone; il 1° giorno di mattina Paola Fici, Giuseppe Linares; il 1° giorno di pomeriggio Vincenzo Angileri; Il 1° giorno Teresa Cerami, Pia Cerami e  Maria Guarrasi.; Il 1° e il 2° giorno di mattina Michele Gerardi; il 2° giorno Mariana
 Sabato 2 ottobre 2010 
La seduta ha avuto inizio alle ore 10.00, con le lodi.
Alle 10,30, Padre Undari, vicario generale della nostra diocesi ha presentato il PPD : IL VOLTO DELLA SPERANZA, evidenziandone i 4 temi principali: la testimonianza, il luogo teologico della speranza, la bellezza e  la diaconia dell'integrazione.
Nell'introduzione il vescovo invita a mettersi in ascolto delle domande che oggi l'uomo si fa. La Chiesa come diceva Giovanni Paolo II ha come fine di aiutare ogni uomo a ritrovare Cristo.
Il nostro vescovo ci chiede di vivere questo anno pastorale come una sosta nel cammino (pag 29) meditando su quello che abbiamo ricevuto e sottoponendoci ad una verifica. (pag 52-56)
Il testo biblico di riferimento adottato dal PPD è l'incontro di Gesù con la donna samaritana al pozzo di Giacobbe  tratto dal vangelo di Giovanni cap 4 ver 1-42. Oltre alla fonte artistica di un mosaico di Marco Rupnic, troviamo fonti del magistero, di Paolo VI, di Giovanni Paolo II, di Benedetto XVI e citazioni della CEI
-Il tema della testimonianza viene declinato in vari modi: come forma di vita, come scelta pastorale condivisa, come scuola di testimonianza da praticare nella vita parrocchiale, come integrazione tra fede e vita, e in ultimo, testimonianza come santità;
-il tema della speranza sceglie come luogo teologico la Chiesa e il volto della speranza è Cristo. Bisogna interrogarsi: quale volto presenta la nostra comunità parrocchiale, e approfondire l'enciclica di Benedetto XVI SPE SALVI dove la speranza viene presentata come motivo di trasformazione della vita;
-Il tema della Bellezza ha come icona la vita cristiana. Paolo VI nell'omelia agli artisti dice ”   questo mondo ha bisogno di bellezza per non sprofondare nella disperazione” cioè nella assenza della speranza. Il patrimonio artistico che ci è stato consegnato, ad esempio,  potrebbe essere un itinerario di catechesi, di fede e di ricerca teologica.
-Il tema della diaconia dell'integrazione, suggerisce la forma che deve assumere la testimonianza, cioè deve essere segno di integrazione tra fede e vita a partire dall'eucarestia, con l'impegno di dare contenuti evangelici alle relazioni con gli altri anche se diversi da noi, con il creato, con l'ambiente, con la chiesa locale e con le istituzioni.
Alle 12.15 intronizzazione della Parola. Viene letto e meditato il testo biblico adottato nel PPD 
Dopo la pausa pranzo, nel pomeriggio alle 15.30 si sono riuniti 3 gruppi per lavorare sul PPD nell'ottica dei 5 ambiti e della verifica contenuta nel piano. Alle 18.00 è seguito il confronto in assemblea sul lavoro fatto dai 3 gruppi. I punti emersi sono stati:
1) la comunità è chiamata ad una verifica. La nostra comunità ha riflettuto sul concetto di accoglienza, ma tuttavia deve ancora crescere in tal senso. La nostra comunità ha manifestato un piccolo segno di accoglienza con l'esperienza dell'ecumenismo. Bisogna dare maggiora attenzione all'ascolto della Parola di Dio, attraverso la partecipazione alla Lectio divina e incrementando i cenacoli di preghiera.
La presentazione dei doni è un momento che necessita di spiegazioni per sensibilizzare sia l'assemblea che le persone che sono chiamate a partecipare alla processione offertoriale. Occorre dare maggiore visibilità all'operato della Caritas nell'assemblea domenicale, facendo si che in più celebrazioni vengano portati i doni per i poveri.
2) la riconciliazione  è stata curata nell'aspetto liturgico attraverso le penitenziali dei tempi forti. Anche l'esperienza dell'ecumenismo ha cercato di avviare la comunità alla riconciliazione con chi ha una esperienza religiosa diversa dalla nostra. Per quanto riguarda l'ambito della cittadinanza, la nostra comunità poco si impegna nel sociale. 
3) per la comunicazione  e missione che contempla il passaggio da invitati a inviati, quindi a testimoni, fondamentale nutrimento è l'ascolto della Parola, sia nella celebrazione eucaristica, che nella lectio divina. Bisogna trovare il modo di proporre la lectio divina ai giovani. Particolare attenzione si dia al gruppo del doposcuola visitandolo e invitando i ragazzi a partecipare alla vita della parrocchia. Il linguaggio che viene utilizzato per la comunicazione deve essere adeguato ai tempi attuali e occorre rilanciare il sito. Rispiegare il significato dei momenti liturgici della messa, far nascere cenacoli con e per i giovani, curare una messa per i giovani, rendere belli e accoglienti i luoghi del catechismo, educare con il cinema, riproporre l'esperienza Cineforum dell'anno scorso, migliorandola.
La giornata si è poi conclusa con la recita dei Vespri.
Domenica 3 ottobre, alle 10.00 si è pregato con le Lodi e si è proceduto alla chiusura dei lavori.
Le conclusioni della due giorni sono state: 
la comunità è affannata, occorre fare discernimento su quello che si deve fare. 
La preghiera è  e deve essere il 1° alimento.
La poca partecipazione alla Lectio divina, indica che non c'è fame della parola di Dio o forse i nostri orari non favoriscono la partecipazione.
Bisogna proporre un momento di preghiera prolungato, cercando una nuova formula per l'adorazione.
Bisogna rivedere l' ordinario e renderlo significativo a livello di conduzione e metodo. 
Dare senso alla presentazione dei doni, alla questua, all'attenzione ai poveri, alle relazioni
La processione della comunione è la più antica: bisogna curarla.
Occorre incontrarsi tra i vari responsabili e mettersi d'accordo sulle date delle diverse iniziative che si intendono portare avanti
La recita della supplica alla Madonna di Pompei e la celebrazione eucaristica hanno concluso alle 13.00 la due giorni del CPP.
  Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               
                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    
 
Verbale 85
 
 
                                
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Verbale 71
Il 22 novembre 2007 alle ore 21,20 si è aperta la seduta del CPP presieduto da Don Giuseppe Ponte,  nella Sala degli Angeli, con le invocazioni allo Spirito Santo. All’ordine del giorno:
1.Momento di preghiera
2.Lettura del verbale della seduta precedente
3.Riflessioni sull’identità e compiti del Consiglio Pastorale Parrocchiale
4.Designazione del segretario
5.Elezioni del Consiglio di Presidenza
6.Scelta di due candidati, un uomo e una donna per le elezioni, di giovedì 29 c.m. alle ore 21.00 presso l’istituto dei Salesiani, per il rinnovo del Consiglio Pastorale Diocesano.
7.Veglia di Avvento: sabato 1 dicembre, ore 21.00 
8.Inaugurazione dell’Ambone: domenica 23 dicembre 
9.Triduo e festa in onore di San Tommaso, 27, 28 e 29 dicembre: formazione commissione
10.Il Vescovo visita la nostra comunità domenica 13 gennaio 2008: formazione commissione
11. Consegna statuto del CPP.
Erano assenti Matteo Gandolfo, Suor Marlene Mercato, Mario Rallo, Don Narciso, Maria Simone.
P.Ponte ha il letto il passo del vangelo della “pesca miracolosa”, scelto come icona biblica del PPD, il cui slogan è Portate del pesce. Il cpp nell’anno dell’offerta e condivisione, deve portare la collaborazione ed essere disponibile a maturare nella corresponsabilità. Ha letto anche il commento di Ravasi su una poesia di religione tibetana, la cui spiritualità si intreccia con la nostra sul tema del donarsi.
Si è proceduto con la lettura del verbale della precedente seduta che è stato approvato e deve essere distribuito in copia a tutti i membri. Il presidente ha fatto breve commento al significato del CPP, che è il motore della parrocchia. La segretaria è stata riconfermata Margherita Spanò
Si è continuato con l’elezione del Consiglio di Presidenza: sono stati eletti ( ciascuno ha dato 3 preferenze): con 21 voti Vito Zichittella; con 13 voti Benedetto Di Dia; con 7 voti Maria Mirabile e con 6 voti Giacoma Zizzo.
P. Ponte ha inserito di diritto un nuovo membro nel direttivo, la rappresentante degli affari economici, Andreana Patti.
Si è fatta la scelta sulle due persone, un uomo e una donna, che devono candidarsi il prossimo 29 novembre per il Cpd: Alessandro Pulizzi e Carla Pulizzi,  scelta col medoto delle votazioni. Questi i risultati ottenuti: Carla Pulizzi 17 preferenze; Enza Maggio 11 e Adriana Pantaleo  4.
Per organizzare la veglia d’Avvento del 1 dicembre, si riuniranno tutti i responsabili delle varie aggregazioni, il prossimo lunedì 26 novembre alle ore 21,00.
La responsabile Caritas, ci ha informati che il giorno 28 novembre alle ore 17.00 nella Sala degli Angeli, ci sarà un incontro di formazione sulla Carità, perchè i poveri siano all’attenzione di tutta la comunità parrocchiale e non solo della Caritas.
Il giorno 2 dicembre, il proprietario dell’Harmony  organizza un pranzo per tutte le persone che, in qualche maniera hanno problemi economici. Chi pensa di poter mandare delle persone, lo comunichi a benedetto Di Dia con qualche giorno d’anticipo.
Il Cpp ha poi manifestato le congratulazioni ai futuri sposi Vincenzo Angileri e Giusi Chirco, che celebreranno il loro matrimonio sabato 15 dicembre alle ore 10,30.
Il 19 dicembre alle ore 18.00, all’auditorium S. Cecilia, Don Leo terrà la conferenza per il nuovo ambone, che si inaugurerà domenica 23 dicembre, nell’unica celebrazione eucaristica della mattina, alle ore 11.00 presieduta dal nostro vescovo. Subito dopo si pensa di organizzare una breve aperitivo per brindare. Il direttivo con l’aiuto di una commissione dovrebbe organizzare il tutto. Nel pomeriggio della stessa giornata durante la messa saranno consegnati gli attestati del corso frequentato dai fidanzati.
Per San Tommaso: 27 dicembre sera, i giovani di San Tommaso;28 dicembre sera, tombola;
29 dicembre celebrazione alle ore 18,00 o 19,00 presieduta da sua eccellenza Don Mariano Crociata. Sulla conclusione della serata, ancora dobbiamo sapere se ci sarà la partecipazione di tutta la forania e del comune, visto che il vescovo di Noto è cittadino onorario di Marsala. 
Il 13 gennaio 2008 accoglieremo il nostro vescovo, organizzando un'unica celebrazione di mattina, cui proseguirà un pranzo parrocchiale portateco nella Chiesa del Collegio.
Si è distribuito a tutti i presenti lo statuto del CPP. Dopo aver letto la preghiera di P.Turoldo contenuta nel PPD, e aver brindato per l’insediamento del rinnovato CPP, alle ore 23,20 si è conclusa la seduta.
  Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               
                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    
 
Verbale 72
Il 12 febbraio 2008 alle ore 21,20 si è aperta la seduta del CPP presieduto da Don Giuseppe Ponte, nella Sala degli Angeli. All’ordine del giorno:
1.Momento di preghiera;
2.Lettura del verbale della seduta precedente;
3.Comunicazione dei progetti - programma presentati dai gruppi – associazioni della parrocchia;
4.Quaresima e i TRE GIORNI di preparazione alla Pasqua;
5.Formazione delle commissioni;
6.Varie ed eventuali.
Erano assenti Vincenzo Frazzitta, Suor Marlene Mercado, Giovanna Fici, Rosa Poliziotti, Patrizia Cusumano, Don Narciso, Gabriella Lombardo, Peppe Maggio, Franco Marino e Rosalia Vaccari.
Si è proceduto con la lettura del verbale della precedente seduta che è stato approvato.
P. Ponte ha il letto i versetti 24-28 dal capitolo 20 di Matteo. La parola del Signore sta alla base della nostra comunità. La Chiesa è fondata sul Vangelo e l’atteggiamento che bisogna avere è quello del servizio al Signore e alla comunità.
Si è accolta Maria Giacalone subentrata ad Adriana Pantaleo, membro eletto nel Cpp, divenuta membro di diritto perché nominata Presidente dell’Azione Cattolica
Era presente Guglielmo Bonomo, per richiedere del materiale per la realizzazione di un videoclip sulla parrocchia.
I responsabili dei gruppi e associazioni presenti nel Cpp, hanno illustrato i loro programmi.
- per la CARITAS, Maria Mirabile: incontri di formazione mensili; con le catechiste stanno portando avanti un progetto ecumenico che possa coinvolgere tutte le realtà parrocchiali. Inoltre la Caritas farà un nuovo censimento tra le famiglie assistite al fine di informare la comunità e sensibilizzare persone di buona volontà ad accogliere proposte di adozione di alcune famiglie o persone sole che vivono disagiatamente.
- per l’ORDINE LAICALE CARMELITANO, Gina Spanò: camminano seguendo il programma diocesano e quello dell’ordine laicale carmelitano; offerta e condivisione di ciò che si è; contemplazione dell’invisibile; P. Giovannelli guida gli incontri per la loro formazione.
- per AZIONE CATTOLICA Adriana Pantaleo: lectio divina, ascolto, preghiera. Incontri di formazione e di preghiera con la comunità della parrocchia di Don Enzo Amato.
- per la CATECHESI Ester Vaccari: oltre al progetto ecumenico insieme alla Caritas, cura dell’offertorio della messa delle 10.30. Sensibilizzare i ragazzi e le famiglie riguardo la mensa dei poveri al fine di realizzare una raccolta di alimenti destinati alla mensa.
- per GRUPPO FAMIGLIA Vito Zichittella: esigenza di apertura, cineforum con prete e psicologo.
Il  progetto “centro famiglia” insieme alla Caritas è stato illustrato da Peppe Lo Duca
- per AGESCI Vincenzo Angileri: progetto educativo per tre anni: analisi esterna, parrocchia, quartiere, città; analisi interna al gruppo; si sono individuati degli obiettivi come la cura dei nuovi capi, sinergie con i genitori, educare all’essenziale e alla condivisione, studio dell’habitat mare e giusto uso dei mass media.
Ai responsabili dei gruppi è stata consegnata una scheda per la progettazione, in cui si richiede dal parroco la stesura del progetto con consegna la terza domenica di quaresima.
La tre giorni in preparazione alla Pasqua si svolgerà il lunedì, martedì, e mercoledì della settimana santa è sarà guidata da Padre Calogero Peri, cappuccino e docente di filosofia alla facoltà di teologia di Palermo.
P. Ponte ha raccomandato che i primi ad essere presenti nelle iniziative spirituali parrocchiali, devono essere i membri del CPP.
Si è comunicato il bilancio del 2007. La parrocchia sta tentando di vendere un terreno in c.da Rakalia per poter fare un investimento e acquistare dei locali, vicino alla parrocchia nel centro storico.
Peppe Lo Duca ha dato in comodato i locali attigui alla casa del catechismo a pianterreno, che saranno utilizzati per le attività dei ragazzi.
Priorità da tener presenti sono: la sostituzione o riparazione della finestra dell’abside e  l’acquisto di una consolle che possa supportare l’organo della nostra chiesa.
Anche l’impianto di microfoni e amplificazione deve essere migliorato.
Si sono formate le nuove commissioni e sono stati designati i corrispondenti coordinatori e anche alcune persone che ne potrebbero far parte: 
Commissione liturgica: coordinatore Margherita Spanò
Commissione Cittadinanza: coordinatore Alessandro Pulizzi; 
Commissione evangelizzazione: coordinatore Carla Pulizzi; 
Commissione Ecumenica: coordinatori Rino e Lella Pizzo;
Commissione Famiglia e giovani:  coordinatore Simona Alagna;
Commissione Informazione e comunicazione:  coordinatore Ester Vaccari; 
Commissione Culto divino: coordinatore Giacoma La Vecchia; 
Commissione tempo libero: coordinatori Nitto e Rosetta Di Dia.
Alla commissione cittadinanza è stata assegnata la compilazione della scheda riguardante le politiche socio-sanitarie.
Giornata di adorazione mensile di tutte le realtà parrocchiali, si inizia il 4 aprile alle ore 21.00.
Le processioni mariane saranno curate dalla commissione evangelizzazione.
Alle ore 23,00 si è conclusa la seduta.
  Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               
                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    
 
verbale 73
Il 10 Aprile 2008 alle ore 21,20 si è aperta la seduta del CPP presieduto da Don Giuseppe Ponte, nella Sala degli Angeli. All’ordine del giorno:
Momento di preghiera; Lettura del verbale della seduta precedente; Commissioni: come procedono; Gita parrocchiale del 20 aprile; Processioni mariane; Organizzare la verifica per l’assemblea parrocchiale di mercoledì 4 Giugno in previsione dell’assemblea diocesana del 7 Giugno; Ritiro parrocchiale domenica 8 Giugno; Varie ed eventuali.
Erano assenti: Suor Marlene Mercado, Enza Almanza, Dora anca, Emma Fici, Matteo Gandolfo, Peppe Maggio, Giovanna Fici Pellegrino, Rosa Poliziotti, Maria Simone, Gina Spanò.
Si è proceduto con la lettura del verbale della precedente seduta che dopo una correzione riguardante un importante progetto della Caritas, è stato approvato.
Si è accolta Giovanna Busterna, subentrata a Franco Marino, membro eletto nel Cpp, divenuta membro di diritto perché nominato Priore della Confraternita del SS. Sacramento.
P. Ponte ha il letto i versetti 11 dal capitolo 9 di Luca. Cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Queste sono parole che invitano alla preghiera, bisogno primario, dal momento che visto che la società del fare ha anche contagiato la Chiesa. La chiesa non si regge sulle spalle del Papa, ed è lo Spirito del Signore che la guida. Il documento di Verona dedica particolare attenzione alla corresponsabilità perché dà concretezza alla comunione. La corresponsabilità nasce con il senso di appartenenza alla comunità. Il Consiglio Pastorale Parrocchiale è un luogo in cui ci si forma alla corresponsabilità, perché nel suo interno ci si allena al discernimento, all’ascolto reciproco per confrontarsi sulle posizioni. 
Si sono ascoltate le commissioni:
La Commissione evangelizzazione si è posta come finalità il metodo di evangelizzazione di Gesù e ha riflettuto sul passo del cap. 3 del Vangelo di Giovanni ver.1-3 “C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei. 2Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: "Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui". 3Gli rispose Gesù: "In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio". I cenacoli potrebbero coinvolgere le famiglie dei ragazzi del catechismo. Anche le scuole e i cortili potrebbero ospitare i cenacoli. Le processioni mariane nel mese di maggio si svolgeranno nei cortili del centro storico. Ha anche pensato di dare il via alla la missione popolare che potrebbe iniziare con un censimento delle famiglie della parrocchia. 
La Commissione informazione e comunicazione, ha preso contatti con le redazioni dei nostri giornali locali per farne strumento di informazione pubblica per tutte le iniziative parrocchiali e foraniali.
La Commissione ecumenica: la Chiesa di Cristo è la Chiesa di tutti e l’atto di fede è uno sguardo che entra nello sguardo di Dio. Si è organizzato un incontro confronto tra la chiesa cattolica, valdese e pentecostale sul rito del battesimo: conoscenza, riflessione, studio biblico, confronto del rito liturgico e la celebrazione comunitaria
La Commissione famiglia e Giovani: propone di adibire ad oratorio parrocchiale locali dati in comodato da Giuseppe Lo Duca. I locali dovranno essere messi in sicurezza, dando l’incarico all’ing. Giusanna Giacalone. Si dovranno effettuare degli acquisti per l’attività ludica dei ragazzi (tavoli di biliardino e ping pong). I corsi di cresima per i ragazzi non devono basarsi solo sulla catechesi, ma bisogna coinvolgerli nella vita parrocchiale. Inserire giovani nel CPP e iniziare col farli partecipare alla programmazione di settembre.
La Commissione Arte e cultura, si propone di studiare ogni branca della cultura cattolica. Usare la tecnica del racconto per far passare alcuni temi etici che ci accomunano ad altre religioni. Come suggerito dalla Cei, sulla cultura si gioca anche la Chiesa. Si suggerisce di fare la sala di cultura dove effettuare percorsi culturali tra ragazzi e adulti. 
La Commissione culto divino si prende cura di tutti gli arredi sacri della nostra chiesa, e si adopera per renderla accogliente come fosse la propria casa .
La Commissione liturgica che supporta il parroco nelle celebrazioni ha iniziato lo studio della liturgia della parola. 
La Commissione tempo libero sta organizzando la gita parrocchiale e nello stesso tempo sta prendendo informazioni per realizzare un pellegrinaggio a Canterbury.
La Commissione cittadinanza dovrebbe occuparsi dei problemi sociali del territorio. Il coordinatore, Alessandro Pulizzi, ha rimesso il mandato per motivi personali.
È stata consegnata ai responsabili-coordinatori delle varie realtà associative, una scheda per la verifica nell’assemblea parrocchiale del 4 giugno, in vista dell’ assemblea diocesana del 7 giugno. 
L’8 giugno  Padre Peri animerà il ritiro parrocchiale di fine anno pastorale sul tema dell’anno. 
Si è cercato di trovare una soluzione per le domeniche di aprile e maggio in cui ci saranno le prime comunioni nella messa delle 10.30, che potrebbero creare ritardi per la messa successiva delle 12.00. Le celebrazioni delle Prime comunioni, dovranno iniziare alle 10.15
Alle ore 23,00 si è conclusa la seduta.
  Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               
                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    
 
Verbale 74
Il 27 maggio 2008 nella seduta dell’Assemblea Parrocchiale di Verifica, abbiamo riflettuto e risposto alle domande che proponeva la scheda inviata dalla diocesi. Questa la sintesi:
Rispetto al primo punto, è stato elaborato un programma annuale. Tale programmazione è avvenuta il 19 e il 20 settembre 2007 con il Consiglio Pastorale Parrocchiale
NELLA CATECHESI:
a)Sono stati realizzati momenti di formazione sul tema “Offerta e condivisione”
b)I momenti di formazione erano indirizzati a: catechisti; famiglie dei fanciulli del catechismo; gruppi e associazioni della parrocchia; giovani dell’Agesci e del Dopocresima. In particolare in quaresima, con una Tre Giorni presieduta da Padre Calogero Peri, proposta a tutti i fedeli
c)Alla tre giorni in preparazione alla Pasqua, è stata invitata e informata tutta la parrocchia e la partecipazione è stata buona; mentre in altre occasioni di formazione, dobbiamo dire che la partecipazione non è stata soddisfacente. 
La scelta degli orari è sempre difficile, si pensa di dover agevolare le persone che lavorano tutto il giorno e si raccolgono le lamentele di chi non riesce sempre ad organizzarsi per poter partecipare. Si pensa, con l’apertura del prossimo anno pastorale, di fare un sondaggio, tramite una scheda, per poter capire gli orari più opportuni.
È previsto per la fine di Giugno un Ritiro Parrocchiale di fine anno pastorale, sul tema dell’anno, con la presenza di Padre Peri.
NELLA LITURGIA
Nelle celebrazioni festive, si è fatta generalmente la processione offertoriale. Il rito offertoriale si è riappropriato del suo vero significato, e in processione  offertoriale, si portano pane, vino, acqua e i doni per i poveri. Anche le celebrazioni liturgiche sono state alleggerite dalla ricerca spasmodica di segni che complicavano la lettura dei vari gesti rituali. 
NELLA PRASSI ESISTENZIALE
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale, ha elaborato una traccia scritta di programmazione alla luce del tema diocesano, come detto sopra, in settembre 2007.
Per quanto riguarda i giovani, si è tentato di partecipare alle iniziative diocesane, ritiro diocesano, anniversario del terremoto nella valle del Belice, Giovani in Festa.
Altre forme di condivisione:
1)Il progetto sull’ecumenismo, nato in seno alla Caritas e alle catechiste, ora coadiuvato da una Commissione Ecumenica, ha permesso di portare avanti il progetto di comunione tra le diverse chiese cristiane presenti sul territorio, con la collaborazione dell’Ufficio Ecumenico Diocesano. Il primo incontro assembleare di quest’anno delle diverse comunità si è realizzato in occasione del Natale, con una buona partecipazione della comunità. Un’ altro bel momento di preghiera è stato realizzato prima di Pasqua. Anche lectio divina e studi biblici si sono condivisi con le altre chiese cristiane. Al progetto sull’ecumenismo si è notata una buona partecipazione della comunità.
2)L’Azione Cattolica essa ha offerto incontri di formazione alla comunità parrocchiale di Maria SS delle Grazie al Puleo, facendovi nascere un gruppo di Azione Cattolica, considerandola una esperienza molto positiva, che anche nel periodo estivo avrà un piccolo proseguimento. 
3)Nella catechesi per i fanciulli, all’interno dei singoli gruppi si è cercato di spiegare e valorizzare il momento della processione offertoriale. In quaresima, si è effettuata tra i bambini del catechismo una colletta alimentare i cui beni sono stati destinati alla mensa dei poveri. Si è effettuata anche una raccolta di offerte destinate sempre alla mensa dei poveri, tramite distribuzione di salvadanai ai vari gruppi di catechismo. Nella messa dei ragazzi, ormai da tempo in processione offertoriale, vengono portati i doni per i poveri, che a turno ogni gruppo- classe è invitato ad offrire. 
     Nella celebrazione che abitualmente vede la partecipazione dei ragazzi del    
     catechismo, la domenica alle 10.30, si vorrebbe fare qualcosa per     
     coinvolgere di più i ragazzi. Molti ritengono che potrebbe aiutare una scelta di  
     canti, più gioiosi e coinvolgenti. 
Riguardo alla Festa diocesana dei Cresimandi, svoltasi a Partanna, in vista di una prossima esperienza, si suggerisce di  coinvolgere i ragazzi nella fase preparatoria e di curare meglio l’aspetto logistico.
4)La Caritas, oltre ai servizi consolidati come ascolto, doposcuola e volontariato ospedaliero, ha realizzato momenti di formazione, proposti in seno all’Azione Cattolica e offerti a tutta la comunità; ha fatto  un nuovo censimento tra le famiglie assistite al fine di informare la comunità e sensibilizzare persone di buona volontà ad accogliere proposte di adozione di alcune famiglie o persone sole che vivono disagiatamente.
5)Nell’ambito della Caritas, il Volontariato Vincenziano, oltre ai servizi consolidati, come ai ragazzi disabili due volte a settimana, ha organizzato un servizio di visita, ascolto e dialogo con i detenuti del carcere di Marsala.
6)La costituzione di alcune commissioni, all’interno del Consiglio Pastorale Parrocchiale, ha dato modo, ai vari componenti di sperimentare nuove forme di offerta e condivisione. Infatti pur appartenendo a movimenti e associazioni o gruppi diversi, ci si è ritrovati insieme per mettere in comune la propria esperienza e anche la disponibilità al servizio, offrendo il proprio tempo.
7)La commissione Famiglia e Giovani, con la collaborazione del Gruppo Famiglia, alla fine di Settembre (28), aprirà un centro d’ascolto.
In parrocchia, diverse persone, offrono con generosità la loro disponibilità di tempo perché la parrocchia possa vivere i suoi ritmi parrocchiali.
  Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               
                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    
 
Verbale 75
Il CPP presieduto da Don Giuseppe Ponte si è riunito per due pomeriggi consecutivi nei giorni 22 e 23 settembre 2008, presso l’Ist. Genna. 
L’ordine del giorno era il seguente:
Lunedì 22: Momento di preghiera con Celebrazione della Parola
Lettura del verbale dell’Assemblea Parrocchiale cui seguiva una breve introduzione sul tema dell’anno pastorale diocesano 2008-2009: MEMORIA E DONO;
Gruppi di lavoro sui cinque ambiti contenuti nel Piano Pastorale Diocesano e suggeriti dal Convegno di Verona: VITA AFFETTIVA; IL TEMPO DEL LAVORO E DELLA FESTA; LA FRAGILITA’ UMANA; LA TRADIZIONE; LA CITTADINANZA;
Seguiva confronto in assemblea dei gruppi di lavoro;
Preghiera conclusiva.
Martedì 23: momento di preghiera con Adorazione eucaristica
Gruppi di lavoro sulla “ Traduzione del Piano Pastorale Diocesano in Parrocchia” con assunzione di responsabilità.
(Idee e proposte per: attuare il Piano Pastorale Diocesano in Parrocchia; migliorare le iniziative già intraprese e realizzate; per riprendere i suggerimenti proposti in passato e mai realizzati: ministri accoglienza; accoglienza ai separati; etc;
Seguiva confronto in assemblea dei gruppi di lavoro;
Erano assenti perché fuori sede: Adriana Pantaleo, Suor Marlene, Pietro Pellegrino; Rino Pizzo; per vari: Vincenzo Angileri, Peppe Maggio, P.Narciso, Alessandro Pulizzi, Mario Rallo, Rosa Poliziotti, Gina Spanò, Patrizia Zichittella, Fiorella Provenzano. Inoltre il primo giorno, era assente Ester Vaccari, mentre il 23 mancavano Giusi Chirco e Simona Alagna.
Erano presenti, anche se non membri del CPP: Giuseppe Linares, Violetta Isaia, Agata Barone, Giovanna Siragusa, il sig. Scardino, il sig. Di Giovanni, Caterina Gerardi, Dorotea Licari, Vilma Angileri, Grazia Giacalone, Anna Anca, Eleonora Cammarata, Doretta Tumbarello, Niccolò Marino e il seminarista Davide Chirco.
Tutte e due le giornate si sono aperte con un momento di preghiera comunitaria: il 1° giorno Celebrazione della Parola con la lettura della più antica testimonianza della Cena del Signore, brano contenuto nel PPD, tratto dalla 1° lettera di S. Paolo apostolo ai Corinzi; il secondo giorno, invece, momento di adorazione eucaristica, con lettura del brano tratto dal cap. 12 della 1° lettera di S. Paolo Apostolo ai Corinzi: “ Molte sono le membra, ma uno solo è il corpo”. 
Gabriella Lombardo e Giuseppe Lo Duca hanno lasciato il Cpp e sono stati sostituiti con i primi due in graduatoria dei non eletti: Pietro Titone e Fiorella Provenzano, assente per motivi di studio.
Il Presidente ha dato il benvenuto a 4 giovani, invitati a partecipare alla programmazione: Mauro Galfano, Laura Ronci, Antonino Morana e Nicoletta Vaiarello
Il primo giorno, lunedì 22, dopo la lettura del verbale dell’assemblea parrocchiale del 27 maggio, il Presidente, ha presentato brevemente il PPD, soffermandosi sulla Preghiera Eucaristica che inizia con il Prefazio e termina con la Grande Dossologia che si conclude con l’Amen. Il nostro Vescovo, sottolinea la necessità che ci sia un significativo collegamento tra la celebrazione eucaristica e la vita di ogni cristiano, di trasformarci cioè, nel popolo dell’Amen, per entrare in comunione con l’offerta che Gesù fa di se stesso. Noi, infatti, che partecipiamo alla mensa eucaristica, dobbiamo diventare il corpo di Cristo che è la Chiesa, come aveva intuito San Paolo al momento della sua conversione sulla via di Damasco.
Il parroco illustra i 5 ambiti, presenti nel PPD, scaturiti dal documento del Sinodo di Verona: Vita affettiva, che riguarda tutte le relazioni umane; Lavoro e festa, dove l’Eucarestia al centro della vita dell’uomo gli permette di scoprire il vero senso del lavoro come collaborazione alla creazione e la festa come tempo privilegiato da dedicare a Dio, alla famiglia, agli anziani, ai malati a se stessi e a trovare spazi per la riconciliazione e il perdono; Fragilità umana per riscoprire la vita come dono e prenderci cura di chi ha bisogno, perché nessun uomo è un’isola e siamo stati creati l’uno per l’altro; Tradizione, vista come: consegna del Vangelo, amore alla Parola e vita vissuta nella solidarietà e nell’amicizia; Cittadinanza, ricordando “voi siete il sale della terra e la luce del mondo”, siamo chiamati a impegnarci socialmente e politicamente, rivelando una Chiesa che prende a cuore i problemi dell’uomo. Nel PPD non manca il riferimento all’anno paolino dal momento che ricorre il bimillenario della nascita di San Paolo. Anche la pastorale giovanile è menzionata in riferimento ai 5 ambiti, con delle proposte precise.
Il secondo pomeriggio, P. Ponte è ritornato alla Preghiera Eucaristica, spiegandone i vari momenti: essa ha inizio con il PREFAZIO, segue l’ACCLAMAZIONE, l’EPÌCLESI, il racconto dell’ISTITUZIONE e la CONSACRAZIONE, l’ANÀMNESI, l’OFFERTA, le INTERCESSIONI, la DOSSOLOGIA FINALE che esprime la glorificazione di Dio e viene conclusa con l’acclamazione del popolo: AMEN. 
Nei due pomeriggi, per studiare e trasformare in proposte operative il PPD, si sono formati 5 gruppi secondo i 5 ambiti del Convegno di Verona, coordinati come segue: Vita affettiva da Giovanna Pellegrino, Lavoro e festa da Enza Maggio, Fragilità umana da Giovanna Busterna; Tradizione da Carla Pulizzi e Cittadinanza da Paolo Agate. 
Alla fine dei lavori i gruppi, in tutte e due le giornate, hanno condiviso in un momento assembleare le riflessioni e le proposte emerse:
La cellula in cui si sviluppa l’affettività è la famiglia, ma bisogna allargare il raggio d’azione, non fermarsi ad essa. Oggi il mondo virtuale, gli sms, la comunicazione con le chat etc, hanno spersonalizzato il rapporto umano. In questo contesto la famiglia, la scuola e la chiesa sono chiamate ad una maggiore responsabilità educativa.
Il compito del cristiano è trasmettere un patrimonio spirituale forte. Alle volte si ha la pretesa di poter comunicare agli altri senza essere alimentati, come la lampadina che vorrebbe far luce senza che sia attaccata la spina alla presa. Bisogna tenersi sempre attaccati a Dio e tutto avverrà in modo naturale e spontaneo. Alle volte, sembra che si è preoccupati solo di fare, e i nostri volti appaiono spenti, incapaci di comunicare. Si lasciano figli e coniuge per operare in Chiesa. Si sente l’esigenza della Parrocchia come luogo di nutrimento per operare nella propria vita. Bisogna puntare più sull’essere che sul fare. La nostra comunità deve trovare proposte più arricchenti, da un punto di vista spirituale. Il parroco sostiene che ci sono diversi operatori nella nostra comunità che attendono La Chiamata per poter mettere in atto il loro carisma e bisogna aiutarli. I responsabili dei vari gruppi devono attivarsi per informare personalmente tutti i membri delle loro associazioni sui momenti comunitari della parrocchia che devono essere messi al 1° posto. 
Bocciata duramente la prassi consolidata del lavoro festivo. L’iter naturale dell’uomo, come già suggerito nella Genesi, è di 6 giorni lavorativi, e 1 di riposo per dedicarsi al tempo di Dio, alla famiglia e a se stessi. 
Bisogna scoprire e porre attenzione ai volti della fragilità, fisica e morale presenti in noi e negli altri. Oggi si guarda troppo spesso all’esteriorità e poco all’interiorità. Alle volte si pretende dagli altri, ma non riflettiamo che per prima cosa si deve avere il coraggio di riconoscere, accettare la propria fragilità e donarla, a sua volta la comunità deve rispondere con solidarietà, accoglienza e amore. In questo contesto è importante la funzione della Caritas, che deve essere rivalutata e migliorata nell’organizzazione. La comunità deve essere sensibilizzata sull’effettivo servizio che  svolge la Caritas. Si può rendere più efficace il centro d’ascolto della Caritas, per aiutare persone caratterizzate da diverse fragilità, costituendo una vera e propria rete di professionisti che mettano al servizio di chi ha bisogno le proprie competenze. Creare un centro d’ascolto per i giovani, coordinato da un animatore suggerito dal parroco (Davide Chirco ha dato disponibilità per incontri mensili con i giovani) e uno per i separati perché possano sentire la vicinanza della Chiesa anche nella loro situazione.
Occorre diventare corresponsabili riguardo ai problemi sociali, civili e politici della nostra città e in particolare del nostro territorio. Educare ed educarsi ad una cultura dell’utilizzo più cristiano e responsabile delle risorse del creato e sensibilizzare a questo le famiglie e gli educatori per formare i giovani. Predisporre un confronto con l’amministrazione comunale sul piano di zona con riguardo al recupero sociale e dell’ambiente. 
Tutti e 5 gli ambiti sono trasversali alle varie iniziative e alle aree della Parrocchia, per cui bisognerebbe tendere ad una formazione più unitaria fondata e centrata sull’uomo.
Le proposte sono state le seguenti:
- ministranti che accompagnano i ministri straordinari della comunione alle persone che non possono accedere alla mensa del Signore durante le celebrazioni; 
- Ministri dell’accoglienza che distribuiscano i canti all’ingresso e suggeriscano dove sedersi;
- I corsi prematrimoniali e i corsi in preparazione al battesimo richiedono la presenza costante del sacerdote
- Celebrare mensilmente con un ritmo regolare i battesimi durante la messa;
- Organizzare la festa parrocchiale ripristinando il pranzo con i poveri;
- La comunità mantenga rapporti costanti con le istituzioni, al fine di un confronto paritario, utilizzando le competenze professionali che ci sono al suo interno per affrontare i diversi problemi sociali;
- La catechesi ai ragazzi non tralasci di sensibilizzare al rispetto del creato e alla condivisione delle risorse ( recupero ambiente, raccolta differenziata etc.);
Per i giovani, che sentono l’esigenza di un percorso formativo forte e coinvolgente si potrebbe anche organizzare:
- Drammatizzazioni di testi spirituali scelti anche da loro;
- Creare momenti di aggregazioni comune per arricchirsi e confrontarsi ;
- Pensare ad una messa per i giovani, perché possano partecipare alla celebrazione eucaristica in modo più sentito. P .Josè sostiene che potrebbero animare la messa di mezzogiorno;
- Trasmettere la fede con un linguaggio diverso, più adatto ai giovani;
- Adorazione mensile animata ed elaborata dai giovani della parrocchia;
- Fissare una giornata biblica per l’evangelizzazione
- Contattare i ragazzi che hanno fatto la cresima per dare la possibilità di continuare un cammino spirituale;
- Creare occasioni d’incontro con le loro famiglie;
- Estendere la raccolta degli alimenti per i poveri nella presentazione dei doni, che si pratica nella messa per i ragazzi del catechismo, a tutte le celebrazioni festive, con il supporto volontario dei giovani; 
Per quanto riguarda gli orari di alcune iniziative e celebrazioni, mantenere quello adottato per la lectio divina. Per le celebrazioni feriali mattutine, decida il Parroco, anche se la messa celebrata alle 7.30 potrebbe dare possibilità di partecipare a chi lavora e frequenta le scuole nel centro storico(banche, municipio, uffici vari, liceo classico, scuola media, scuola materna ed elementare).
Alle 20.00 circa con il Padre Nostro si sono concluse le due giornate.  
   Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               

                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    

Verbale 76

Il giorno 14 novembre 2008, alle ore 21.00, presso la Sala degli Angeli, si è riunito, in seduta straordinaria, il Consiglio Pastorale Parrocchiale alla presenza del Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, mons. Domenico Mogavero.  Erano assenti: Pietro Pellegrino, Giacoma Zizzo, Rosalia Vaccari, Fiorella Provenzano e don Mariano Narciso. Dopo aver pregato con il testo di un monaco certosino, contenuto nel PPD, il vescovo ha consigliato di sfoltire il CPP, troppo numeroso. Il presidente ha dato il benvenuto al nostro vescovo, il quale ha detto che le visite ai Consigli Pastorali Parrocchiali, servono per stabilire un maggior contatto, per incontrare la comunità, incoraggiarla, correggerla e darle suggerimenti, per conoscere anche le cose negative e cercare di mutarne il corso. Il suo timore principale è che i parroci, non veicolano il Piano Pastorale Diocesano, che deve diventare pane condiviso.
É stata tracciata la storia del Consiglio Pastorale Parrocchiale dal suo nascere, alla stesura del suo statuto.  È stata descritta la parrocchia, dal suo territorio a tutte le attività, le aree e i movimenti ecclesiali che la animano e chi occupa un posto di coordinamento e responsabilità è intervenuto per fare una sintesi delle attività del proprio gruppo, del cammino legato al tema dell'anno e a quello dell'anno paolino.
Il nostro vescovo, ci ha dato dei consigli e delle consegne da mettere in pratica e da verificare in una sua futura visita:
La comunicazione è importante, sia quella interna alla parrocchia, sia l'informazione all'esterno di essa.
Nelle comunità esistono disagi della comunicazione, perché spesso all'interno, ci sono anelli spezzati, bisogna avere la volontà di risolvere queste situazioni con il dialogo .
La comunicazione e l'informazione, oggi sono importantissimi. Pensiamo alla grande responsabilità che abbiamo nel non approfittare dei mezzi di comunicazione che abbiamo oggi, il nostro giornale Condividere, la radio City, i nostri siti! Domandiamoci: “ Cosa avrebbe fatto San Paolo se avesse avuto le nostre stesse possibilità e i nostri stessi mezzi?”
Non dobbiamo dimenticare: il ruolo di esemplarità della Chiesa Madre all'interno della città e di collocarci costruttivamente in una posizione critica nei confronti dell'amministrazione comunale.
Dobbiamo crescere nell'impegno socio politico, essere presenti per far ottenere a tutti ciò è loro dovuto e lottare contro la mentalità partitico-clientelare.
Bisogna coltivare la formazione per essere sempre più uomini e donne di fede
Si deve curare la pastorale giovanile.
Percorrere la strada dell'affido e lottare contro le speculazioni che ci sono in questo campo
Non trascurare le attività dell'oratorio, componente preziosa della parrocchia.
Per l'ecumenismo far sì che veramente venga attuato il dialogo interreligioso
Alle 24.00 circa con la preghiera si è conclusa la seduta del CPP.
   Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               

                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    

 
Verbale 77
Il giorno 20 marzo 2009, alle ore 21.00, presso la Sala degli Angeli, si è riunito il Consiglio Pastorale Parrocchiale.
L'ordine del giorno era il seguente:
1.Lettura verbale precedente seduta;
2.Riflettiamo sul problema del testamento biologico, alla luce dei 5 ambiti del convegno di Verona; 
3.La tre giorni in preparazione alla Pasqua: come coinvolgere i nostri giovani;
4.Rinnovo del Consiglio Affari Economici;
5.Ministri accoglienza: scelta e formazione;
6.Gita parrocchiale del 19 aprile;
7.Processioni mariane del mese di maggio;
8.Varie ed eventuali.
Erano assenti: Maria Mirabile, Gina Spanò, Suor Marlene Mercado, Rosa Polizzotti, Giovanna Fici, Vito e Patrizia Zichittella, Maria Simone, Don Mariano Narciso, Giovanna Busterna, Giusi Chirco, Emma Fici, Enza Maggio, Maurizia Maggio, Fiorella Provenzano,. Erano presenti per i giovani, Nino Morana e Mauro Galfano.
Dopo aver letto alcuni versi tratti da Isaia 58, P. Ponte ha fatto riflettere sul rapporto con Dio riguardo alle devozioni e alle pratiche sul digiuno, cioè su tutto ciò che si fa per “onorare” il Signore. Isaia, ci mette in guardia perché il Signore chiede altro: accoglienza al povero e realizzazione della chiesa nella verità e nella comunità, non sulle pratiche religiose.
Alessandro Pulizzi si è dimesso ed è entrato a far parte del CPP  Nicolò Marino.
Riguardo al punto 2 dell'ordine del giorno, la Chiesa dovrebbe confrontarsi non solo sulle cose ecclesiastiche, ma soprattutto sull'uomo. Ai cristiani, compete riflettere alla luce della parola di Dio, devono confrontarsi e sottoporre alla critica le opinioni e posizioni. La società è cambiata, è lontana dalla Chiesa e i cristiani devono comprendere la posizione degli altri, sapere dialogare con lo stile di Gesù. Alla Chiesa spetta il compito di accogliere, comprendere, ma non giustificare. I problemi dell'eutanasia, delle cellule staminali, etc, devono interrogare l'uomo sul significato della vita, cosa è la vita umana, in un mondo che ormai è pervaso dal concetto edonistico. 
La tre giorni di Pasqua, momento di grande valore formativo, deve vedere presente tutta la nostra comunità, non solo i giovani, ma anche parecchi membri del CPP che spesso sono assenti nei momenti importanti comunitari.
P. Ponte ha poi comunicato i nuovi membri del Consiglio Affari Economici: Notaio Pizzo, Clara Ruggieri, Michele Gerardi, Antonino Palmeri e Maria Maltese.
É stata chiesta una sovvenzione per il recupero della Chiesa di San Giuseppe e San Pietro, all'interno di un progetto di recupero e restauro per le Chiesa di un itinerario turistico.
Per i ministri dell'accoglienza, ancora devono essere individuate le persone che devono svolgere questo compito che una volta si chiama Ostiarato. era il primo dei vari ministeri ecclesiastici che non comportano una vera e propria ordinazione  sacramentale. L' Ostiario  era l'addetto alla custodia delle porte della chiesa ed aveva il compito di accogliere i fedeli, respingere gli indegni, e suonare le campane per avvisare dell'imminenza del culto divino.
La gita programmata per il 19 aprile prossimo, per una serie di coincidenze non potrà realizzarsi, ma è importante capire che il tempo libero nella parrocchia deve essere programmato ed organizzato: gita parrocchiale e visite alle chiese che sono presenti nel nostro territorio.
La commissione evangelica si occuperà, con la collaborazione di altre realtà presenti in parrocchia delle processioni mariane del mese di maggio
Alle 24.00 circa con la preghiera si è conclusa la seduta del CPP.
     Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               

                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    

 
Verbale 78
Venerdì  5 giugno alle ore 21.10 si è aperta l'assemblea parrocchiale. L'ordine del giorno prevedeva: 
- momento di ringraziamento e lode al Signore per l'anno pastorale che volge al termine;
- confronto sul seguente questionario:
1)  Quali motivazioni abbiamo per ringraziare il Signore, quest’anno pastorale?. 
2) Qual'è stata la qualità della testimonianza cristiana, della nostra comunità, alla luce del tema del Piano Pastorale Diocesano “Memoria e dono” e della programmazione fatta a settembre ( in allegato: verbale del 22 e 23 settembre 2008)? 
3) Il nostro impegno in parrocchia è sempre sostenuto da una preghiera cristiana e da una fede autentica?
La seduta si è aperta con una riflessione sul cap 15, versetti 1-14 del vangelo di Giovanni:”Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete gia mondi, per la parola che vi ho annunziato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. 
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. “
Se siamo cristiani, dobbiamo portare frutto, non essere “secchi” .
Se non siamo cristiani, dobbiamo aprire il nostro cuore e chiedere al Signore di desidera di esserlo  (S. Ignazio)
Durante l'assemblea, si sono espressi apprezzamenti su: le giornate di adorazione eucaristica con la partecipazione dei giovani, l'apertura dell'oratorio, la recita e le feste al collegio.
Si è ringraziato il Parroco della iniziativa del Diario di Viaggio, foglio che ha accompagnato la comunità parrocchiale durante la settimana.
Il cammino ecumenico a fatto prendere coscienza della  reciprocità tra fede e vita ed è stato valido il percorso ecumenico pentecostale e valdese.
L' iniziativa dell'affidamento delle famiglie da aiutare non è andata a buon fine, forse per una insufficiente informazione all'assemblea. Potrebbe aiutare la scheda di proposta invito, già adottata per i  Ministri dell'accoglienza.
La realizzazione del pranzo parrocchiale necessita di uno studio e impegno diverso, rispetto alle organizzazioni precedenti,  per alcuni cambiamenti e aiuti che sono venuti a mancare. 
Anche la raccolta degli alimenti in tutte le celebrazioni eucaristiche, non avuto buon fine, per mancata organizzazione e informazione
I ministri straordinari della eucarestia hanno proposto di ripristinare il servizio di visita e compagnia ai malati, perché chi da sofferente aspetta Gesù Eucarestia è bisognoso anche d'affetto e umanità.
Si è evidenziata la necessità di una celebrazione eucaristica per i giovani che non può essere assolutamente la stessa dei ragazzi del catechismo. Bisogna studiare con loro, chiedere il loro aiuto e partecipazione, scegliere l'ora e il sito più consono.
Le catechiste hanno vissuto positivamente l'esperienza del cammino neocatecumenale, mentre è da riformulare la chiusura dell'anno catechistico.
Anche il gruppo famiglia, ha riscontrato nel gruppo fidanzati, giovani che credono, pieni di entusiasmo nel partecipare ad alcune iniziative parrocchiali.
I cenacoli hanno bisogno di nuovi animatori.
La celebrazione liturgica  deve essere curata maggiormente anche nel momento della questua, servizio che spesso non viene fatto con la dovuta attenzione e cura, ma in modo molto superficiale.
Nel continuare ad essere comunità si è tentato di attuare una pastorale integrata con al centro la persona, cercando maggiore dialogo.
Alle 23.00 conclusa l'assemblea
      Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               

                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    

 
Verbale 79
Il CPP presieduto da Don Giuseppe Ponte si è riunito per due giorni consecutivi, il 26 e il 27 settembre 2009, presso il Boccone del Povero. 
L’ordine del giorno era il seguente:
Sabato 26 settembre:
-Don Vito Impellizzeri: Introduzione al tema dell’anno pastorale diocesano 2009-2010:    
 COMUNICAZIONE E MISSIONE;
-Gruppi di lavoro sul Piano Pastorale Diocesano e proposte per la programmazione pastorale;
-Confronto sul lavoro svolto dai gruppi.
Domenica  27 settembre:
-Conclusioni
-Messa
Erano assenti: Gina Spanò, Giovanna Fici, Giovanna Busterna, Rosa Polizzotti, Don Mariano Narciso, Matteo Gandolfo, Peppe Maggio, Nicolò Marino, Pietro Pellegrino, Rino Pizzo, Fiorella Provenzano. Il secondo giorno erano presenti Franco Marino e Maria Chirco. Erano presenti, inoltre non facenti parte del CPP: Doretta Tumbarello, Agata Barone, Stefania Falcone, Suor Rosita, Gaspare Chirco, Angela Di Girolamo, Paola Pipitone, Chichi la Francesca, Rosetta DiDia, Michele Gerardi. 
Il primo giorno, alle 10.00 si è aperta la seduta con le lodi, poi si è letto  2Pt 1,10-11: “10Quindi, fratelli, cercate di render sempre più sicura la vostra vocazione e la vostra elezione. Se farete questo non inciamperete mai. 11Così infatti vi sarà ampiamente aperto l'ingresso nel regno eterno del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo.”
Abbiamo condiviso con P. Ponte una riflessione sulla vocazione. La nostra deve essere una vocazione alla vita. Noi non scegliamo, ma siamo scelti. Viviamo questo momento come chiamata, dando la nostra disponibilità. 
Erano presenti, con Padre Ponte e Don Josè Romero i sacerdoti che faranno parte della nuova unità pastorale parrocchiale San Tommaso Becket, San Matteo e Sant'Anna: Don Tommaso Lombardo e Don Placido Chisari. Si è proceduto ad una presentazione di tutti i convenuti, compresi i nuovi sacerdoti. 
Alle ore 11.30 Don Vito Impellizzeri ha presentato il piano Pastorale Diocesano. Esso, non è un testo da mettere in pratica – ha esordito Don Vito -  non va letto come teoria a cui la parrocchia deve adattarsi, ma riporta orientamenti che ogni comunità deve mediare.
Nel Vangelo sono inseparabili la verità e la vita.
La fede è l'atteggiamento interiore che deve alimentare ogni nostra relazione con Dio e con gli altri.
Bisogna passare da una logica di auditel, di successo ad una logica di attesa del regno di Dio.
Al fine di vivere evangelicamente anche questo nuovo momento dell'unità pastorale, occorre praticare sia il discernimento pastorale nella conversione e sia il discernimento come logica di condivisione ed il PPD va visto come testo per aiutare le comunità nel discernimento.
Il discernimento pastorale tiene in considerazione il vissuto di ognuno che passa attraverso i 5 ambiti di Verona, ed è nella liturgia che si celebra il nostro vissuto.
Il PPD, con i suoi consigli sulla celebrazione rischia di produrre dei controlli e delle correzioni continue.Bisogna dare il giusto senso a quello che facciamo: per esempio la processione verso l'altare per comunicarsi, da visibilità dell'unico corpo che riceve il Signore.
La comunità deve essere percepita come unità e non uniformità, deve vivere la celebrazione in modo unitario.
Dopo la pausa pranzo, nel pomeriggio si sono riuniti 5 gruppi per lavorare sul PPD nell'ottica dei 5 
ambiti: VITA AFFETTIVA; IL TEMPO DEL LAVORO E DELLA FESTA; LA FRAGILITA’ UMANA; LA TRADIZIONE; LA CITTADINANZA;
Al Laboratorio è seguito il confronto in assemblea sul lavoro fatto dai 5 gruppi:
-Vita affettiva: attenzione alla famiglia che oggi subisce dei cambiamenti, e dove le relazioni familiari diventano realtà difficili. Farsi presenti dove possiamo, aiutare, consolare e insistere sull'accoglienza.
-Lavoro e festa: LAVORO: conoscere la comunità parrocchiale attraverso un indagine del territorio; 
ridare forza alla comunicazione;
riuscire a mettere le strutture sociali in relazione;
conoscere le strutture antiracket;
individuare uomini e donne di buona volontà, impiegati nella pubblica amministrazione, che potrebbero dare disponibilità delle loro competenze;
aiuto CEI alle famiglie, essere informati e informare;
i negozi aperti la domenica e durante le feste: come intervenire? È giusto chiedere la chiusura di alcuni e lasciar lavorare altri (ristoranti, pasticcerie)?
FESTA: iniziamo dai piccoli, trasmettiamo il valore della festa, cerchiamo di dare importanza a tutti i momenti di incontro. 
-Fragilità: dobbiamo riconoscere la nostra inadeguatezza nei confronti della sofferenza.
Nel tessuto parrocchiale, alcune situazione di fragilità da raggiungere sono:
I malati visitati dai ministri straordinari dell'eucarestia;
Le persone colpite da un lutto;
Le persone colpite da malattia, gravi e non: Pastorale della salute;
I separati: Pastorale dei separati, operando accoglienza e ascolto;
Attivazione della banca del tempo;
Per le molte situazioni di sofferenza le strutture istituzionali sono carenti o mancanti e noi come chiesa dovremmo essere presenti.
Cittadinanza: la chiesa dovrebbe essere comunità in comunione per la missione, ma manca spesso la comunicazione.
La grande carità sta nell'immergersi totalmente nella politica. Tutti devono essere in grado di esprimere le proprie idee nella libertà e nella sacralità del nostro tempo;
occorre operare un passaggio dalla mentalità del fare a quella dell'essere ed occuparsi del valore delle persone;
bisogna dare priorità alla formazione politica, anche se in un primo tempo si può delegare qualcuno formato, che osservi continuamente gli andamenti e gli sviluppi :
la messa non è stata istituita per pregare, la messa è famiglia, è comunità, la liturgia non è solo norme, ma deve essere legata alla vita.
Tradizione: connubio tra fede e vita, trasmissione non nozionistica, ma di vissuto: promuovere la cultura del bello;
giornalino in cui comunicare belle testimonianze ed esperienze di vita;
cultura della relazione perché spesso le persone vengono solo la domenica a messa e non partecipano alla vita parrocchiale.  Bisogna celebrare un unica messa perché le persone possano intessere relazioni;
Cineforum con messaggio del bello;
Di seguito: recita dei Vespri e un momento di fraternità.
Alle 22: circa si è conclusa la seduta della prima giornata
Domenica 27 settembre, alle 10.00 si è pregato con le Lodi e si è proceduto al confronto sulle conclusioni:
bisogna modificare l'idea sbagliata che abbiamo di Dio. Fare meditazione silenziosa, rivalutare lo starci accanto in armonioso silenzio, per correggere il nostro essere diventati delle trottole che girano attorno ad affari religiosi.
Di seguito le conclusioni che dovranno rimanere soggette a possibili variazioni per la nuova situazione pastorale:
si dovrebbe procedere a fare il nuovo censimento studio territorio per nuova missione; la Caritas svolge visite capillari sul territorio; per cercare di conoscere i bisogni del territorio, i cenacoli sono mezzi importanti e devono trasformarsi in mezzi di studio;
sensibilizzare ed educare all'ambiente, riciclaggio, rifiuti differenziati;
formare all'acquisto dei beni necessari, educare ad una mentalità anticonsumistica;
creare una cassa comune per le emergenze, autotassarci e consigliare austerità all'amministrazione;
nei confronti dell'amministrazione la parrocchia deve farsi portavoce;
attivare incameramento dati per la banca del tempo;
istituire un registro dei professionisti della parrocchia ( Nitto Di Dia mette a disposizione il suo studio dentistico). Ai professionisti praticanti cristiani far pervenire le esigenze particolari dei parrocchiani, per convincerli al servizio fraterno;
riguardo alla festa, il nostro compito è trasmettere gioia, ma siamo carenti della dimensione comunitaria della festa
La celebrazione eucaristica ha concluso la due giorni del CPP.
   Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               

                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    
                                                                          

Verbale 80
Il giorno 3 novembre 2009, alle ore 21.00, presso la Sala degli Angeli, si è riunito il CPP.
L'ordine del giorno era il seguente:
1.Lettura verbale precedente seduta;
2.Cenacoli: strumento per la missione parrocchiale; 
3.Prossimo ritiro spirituale delle parrocchie dell'Unità Pastorale;
4.Triduo in onore di San Tommaso di Canterbury;
5.Varie ed eventuali.
Erano assenti: Adriana Pantaleo, Ester Vaccari, Gina Spanò,Rosa Polizzotti, Maria Simone, Don Narciso, Simona Alagna, Nitto Di Dia, Emma Fici, Enza Maggio, Peppe Maggio, Nicolò Marino, Pietro Pellegrino, Fiorella Provenzano, Carla Pulizzi, Mario Rallo, Rosalia Vaccari. Si è  dato il benvenuto ad Elvira Pellegrino e Clara Ruggieri, rappresentanti Agesci e CAE.
Si è pregato con l'orazione contenuta nel PPD e si è letto dalla 1° L Gv 1,1-8, il cui messaggio è adatto al tema del PPD, Missione e comunicazione: come comunicare Gesù compito importante per i cristiani.
Si è proceduto alla lettura del verbale della precedente seduta e dopo si è discusso sul primo punto dell'ordine del giorno: i cenacoli, che nella nostra parrocchia si sono avviati in occasione del sinodo, sono una esperienza utile, perché nelle persone c'è il desiderio di ascoltare, c'è sete della Parola di Gesù.. Cosa fare per incentivare i cenacoli, per stimolare nuovi animatori? Spesso la comunità è poco informata, scarsa di relazioni e molto informazioni non vengono veicolate, anche per mancanza di tempo. Sarebbe opportuno incontrarsi o prima o dopo le celebrazioni della domenica, ma a noi risulta quasi impossibile, perché fra le diverse celebrazioni festive non rimane tempo. Per dare visibilità della realtà dei cenacoli, bisogna dare il mandato agli animatori durante una celebrazione festiva e attivare al più presto il gruppo dei ministri accoglienza per distribuire il foglio dei vari avvisi e informare le persone che entrano in chiesa. Dovrebbe essere fatto un volantino con il programma dei cenacoli, sedi e orari, da distribuire sia in chiesa che nella strade dove sarà tenuto il cenacolo. Risulterebbe utile che si formi un gruppo di persone che studia il territorio e suggerisce dove far nascere i cenacoli. L'11 novembre all'incontro con i cenacolisti, parteciperanno Vincenzo Angileri, Giusi Chirco, Giovanna Busterna, Suor Marlene e Giacoma Zizzo, che hanno dato la loro disponibilità. 
La prima domenica d'avvento presso il Boccone del povero, l'unità pastorale di San Tommaso Becket, Sant'Anna e San Matteo avrà il ritiro spirituale. Occorre informare tutti i membri dei propri gruppi ed associazioni. La lectio divina inizierà il 9 novembre alle ore 18.30 in chiesa Madre per tutte e tre le parrocchie, in avvento sarà a Sant'Anna e in quaresima a San Matteo.
Pietro Titone ha dato la disponibilità con la sua compagnia teatrale di dare prima di Natale la commedia “Natale in casa Cupiello” presso il teatro impero a scopo di beneficenza per la Chiesa Madre. Ovviamente tutta la parrocchia deve impegnarsi a vendere i biglietti.
Per il triduo di san Tommaso si è programmato:
27/12/09
28/12/09
29/12/09
Tombola; gara di torte “Dolce Natale”; ragazzi che si esibiscono, poesie, etc
Ore 18.00 vespri nella messa
Uff. delle letture, adorazione eucaristica, messa ore 19,00  (vescovo) portateco in parrocchia
Si fissa un incontro,il 12 novembre alle ore 21.00 tra il direttivo e Pietro Titone, Vincenzo Angileri, Dora Anca, Maurizia Maggio e Sergio Gerardi per organizzare la prevendita biglietti e il triduo di San Tommaso.
Alle 23,30 con una preghiera si è conclusa la seduta.
  Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               
                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    
 
Verale 81
Il giorno 3 febbraio 2010, alle ore 21.00, presso la Sala degli Angeli, si è riunito il CPP.
L'ordine del giorno era il seguente:
1.Lettura verbale precedente seduta;
2.le sacre quarantore;
3.ritiro spirituale di mercoledì delle ceneri, 17 febbraio;
4.tre giorni in preparazione alla Pasqua; 
5.carnevale: festa per i ragazzi;
6.inaugurazione dell'organo;
7.bacheca per l'informazione parrocchiale sui lavori, convocazioni e appuntamenti delle commissioni, gruppi e realtà parrocchiali;
8.commissione evangelizzazione: processioni mariane del mese di maggio;
9.realizzazione dei propositi della 2 giorni di settembre;
10.varie ed eventuali.
Erano assenti: Don Placido Chisari, Giusi Chirco, Matteo Gandolfo, Maurizia Maggio,  Don Mariano Narciso, Pietro Pellegrino,  Mario Rallo, Rosa Polizzotti, Clara Ruggeri, Gina Spanò, Giacoma Zizzo. Inoltre erano assenti Fiorella Provenzano, Carla Pulizzi, Nicolò Marino e Peppe Maggio perché impegnati nelle prove del coro parrocchiale.
Si è pregato con l'inno allo Spirito Santo e si è letto dai versetti 21-27 cap 7 di Matteo, passo del Vangelo che ci chiede di dare testimonianza non solo con parole ma soprattutto con l'azione. Lo spirito che anima le persone dentro la comunità si misura anche con l'impegno per realizzare i progetti.
Si è dato il benvenuto a Daniela Di Benedetto che è subentrata a Rino Pizzo e ad Arianna Vizzari come rappresentante dell'Agesci. Si sono invitati i coordinatori delle realtà presenti in parrocchia a prendere visione del prospetto per le quarantore, per poter essere sempre presenti, a turno, in preghiera davanti il Santissimo.
Per le Sacre Ceneri, mercoledì 17 febbraio, il ritiro sarà tenuto da don Liborio Palmeri, vicario della diocesi di Trapani.
Per la tre giorni di Pasqua, verrà  il gesuita Don Gianni Notari, Direttore dell’Istituto
di Formazione Politica «Pedro Arrupe» di Palermo e i  coniugi Margherita e Giovanni Ruvolo, rispettivamente psicologa e docente di teologia e ordinario di chirurgia cardiaca che hanno costituito insieme ad altri  una onlus, A Cuore Aperto, che attualmente ha promosso una iniziative di volontariato a IPOGOLO, in Tanzania.
L'organizzazione del Carnevale alla Chiesa del Collegio e affidata ad  alcuni membri  della Catechesi, Agesci, Oratorio, Commissione Culto divino etc.
L'organo, e precisamente le sue 4317 canne, saranno accordate entro il 12 febbraio. L'inaugurazione è prevista dopo la Pasqua.
Il gruppo famiglia inaugurerà il 28 febbraio la stagione di cineforum, il costo dell'abbonamento per 4 proiezioni è di € 8.00 e per proiezione è di €2.50. 
A breve, entrando sul lato destra della Chiesa, verrà posta una bacheca, realizzata tenendo conto dei 5 ambiti di Verona, per l'informazione e la comunicazione degli appuntamenti e iniziative dei gruppi e realtà presenti in parrocchia; ovviamente è una iniziativa che non vuole sostituirsi alla informazione e comunicazione che può essere raggiunta usando i mezzi moderni della telematica, ma per facilitare l'informazione spicciola.
Paolo Agate, dopo aver evidenziato quanto poco viene visitato il sito della parrocchia e quanto poca importanza si da alla informazione che con gli strumenti tecnologici che abbiamo a disposizione si potrebbe raggiungere,  ha dato la sua disponibilità per assestare la divisione tecnologica della parrocchia (pc, internet )
Si è proposto di valorizzare l'aspetto missionario delle processioni mariana. A tal fine bisogna convocare al più presto la commissione evangelizzazione e consultare i Salesiani, che l'anno scorso avevano proposto una collaborazione a tal riguardo.
Ester Vaccari, Giusi Chirco ed altri, hanno iniziato a lavorare per la creazione della banca del tempo, ma l'iniziativa deve essere ben studiata, perché le difficoltà sono molteplici.
La commissione cittadinanza in parrocchia, ancora non è stata costituita perché manca un coordinatore; di conseguenza, noi come chiesa abbiamo con l'amministrazione dei rapporti sporadici  e non possiamo farci portavoce di situazione che andrebbero evidenziate. Pietro Titone ha dato disponibilità dal 19 Aprile per coordinare la commissione.
Alle 23.00 circa con la preghiera si è conclusa la seduta.
  Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               
                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    
 
Verbale 82
Il giorno 13 aprile 2010, alle ore 21.00, presso la Sala degli Angeli, si è riunito il CPP.
L'ordine del giorno era il seguente:
1.Lettura verbale precedente seduta;
2.pranzo parrocchiale;
3.proposta di accoglienza del movimento Rinnovamento nello Spirito  in parrocchia;
4.processioni mariane del mese di maggio; 
5.inaugurazione dell'organo;
6.varie ed eventuali.
Erano assenti: Paolo Agate, Enza Almanza, Dora Anca, Emma Fici, Maria Giacalone Franco Marino, Suor Marlene Mercado, Don Mariano Narciso, Pietro Pellegrino, Fiorella Provenzano, Gina Spanò, Pietro Titone, Vito e Patrizia Zichittella.           
Si è pregato con la preghiera contenuta nel PPD. 
Il parroco ha introdotto i lavori con una riflessione di Atenagora Patriarca di Costantinopoli,  che mette in evidenza come i cristiani rischiano di fare della chiesa una macchina organizzativa, dimenticando che è lo Spirito Santo l'anima della vita della comunità cristiana
Dopo la lettura del Verbale della precedente seduta , si è fatta una breve verifica sui seguenti punti:
- la tre giorni di Pasqua, in cui si è  avuta l'occasione di ascoltare i  coniugi Margherita e Giovanni Ruvolo, rispettivamente psicologa e docente di teologia e ordinario di chirurgia cardiaca a Palermo che hanno costituito insieme ad altri  una onlus, “A Cuore Aperto”, che ha promosso iniziative di volontariato a IPOGOLO, in Tanzania. Si è proposto prossimamente di dare il nostro sostegno;
- il Carnevale: si potrebbe eliminare la serata per gli adulti, sostituendola con un altra per i ragazzi. Necessaria, per questo, la presenza di diversi volontari per meglio organizzare i turni dei vari servizi;
- il sito: dovrebbe curarsi maggiormente l'aggiornamento;
- la Bacheca informativa: non è stata ancora realizzata, perché chi ha dato la disponibilità ad eseguirla ha avuto degli impedimenti.
Si è proceduto con la discussione sull'ordine del giorno
PRANZO PARROCCHIALE:
Avrà luogo il 13 giugno, festa di Sant'Antonino. Il CPP si riunirà il 28 aprile alle ore 21.00 per decidere e pianificare i vari momenti organizzativi.
ACCOGLIENZA ALL'ASSOCIAZIONE DEL RNS IN PARROCCHIA
Diversi operatori della parrocchia che appartengono a quest'associazione sono costretti a frequentare un gruppo fuori parrocchia, pertanto hanno fatto richiesta di istituire un gruppo del RNS parrocchiale. Alcuni hanno manifestato le loro perplessità. I parroci presenti Padre Tommaso e Padre Ponte, hanno precisato che ogni gruppo ecclesiale va accolto perché è  al servizio della comunità e nei confronti di essa può essere da sprone, ma  deve essere verificata la disponibilità di un sacerdote che guidi l'associazione, In quanto P. Josè presto andrà via e  non si sa come procederà l'esperienza dell'unità pastorale il prossimo anno. É intervenuta Maria Mirabile auspicando che la difficoltà di avere un sacerdote che segua il RNS non sia una scusa per non accogliere l'associazione in parrocchia. 
LE PROCESSIONI MARIANE DEL MESE DI MAGGIO
S è cercato di dare maggiore forza evangelizzatrice alla preghiera del Rosario. La statua della Madonna si fermerà nel condominio dove viene fatta l'ultima sosta della processione. Per una settimana, una  o più famiglie del condominio metteranno a disposizione la propria casa per la recita del rosario meditato sui misteri letti direttamente dal Vangelo. Carla Pulizzi, responsabile della Commissione evangelizzazione, contatterà i responsabili delle associazioni/movimenti  per stilare un elenco con i turni e assicurare giornalmente la presenza di almeno 2 animatori della parrocchia. 
Si è comunicata la data dell'inaugurazione della consolle, il 7 maggio.
Il parroco ha dato notizia che è stato presentato alla CEI un progetto minimo per la messa in sicurezza di San Giuseppe e si aspetta l'esito.
P. Tommaso Lombardo ha informato che è stato organizzato per le tre comunità dell'unità pastorale un pacchetto di Gite per 4 domeniche del costo di 120 €,  e per una singola gita 40 €. 
Alle 23,00 circa si è conclusa la seduta del CPP.
  Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               
                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    
 
Verbale 83
Il giorno 27 maggio 2010 alle ore 21.15 si è aperta l’assemblea parrocchiale in Chiesa Madre,  col canto Vieni Spirito d'amore. 
L'ordine del giorno era il seguente:
valutazione dell'esperienza dell'unità pastorale: 
     - aspetti positivi;
- aspetti negativi; 
- suggerimenti e proposte;
valutazione dell'anno pastorale della nostra comunità;
pranzo parrocchiale ( comunicare adesioni nominative );
spazio dato alla preghiera nella nostra comunità nell'anno pastorale che volge al termine;
orario delle messe estive e invernali.
Padre Ponte ha letto dal 3 cap della I lettera a i Corinzi  versetti 1-11. Non siamo noi gli autori della nostra crescita e di quella altrui, ma è Dio che ci fa crescere e sostiene la Chiesa nel suo cammino. 
In seguito si è letto il verbale della seduta del Cpp del 13 aprile e si è proceduto raccogliendo le valutazioni sulla esperienza dell'unità pastorale. 
Molti, non hanno capito l'obiettivo di questa unità pastorale, perché quello che si è riusciti a fare in comune, si sarebbe potuto fare senza istituire l'unità, ma invitando alla collaborazione le parrocchie del centro storico. 
Altri pensano che non si è stati disponibili all'apertura, al confronto e alla crescita verso e con le altre comunità parrocchiali. Siamo stati troppo legati al concetto di appartenenza parrocchiale.
Alcuni hanno affermato che nel tentativo di curare i rapporti interparrocchiali si è rischiato di  trascurare i contatti e le relazioni all'interno della propria comunità. 
Ed altri ancora, hanno sostenuto che i tempi non erano maturi per effettuare una verifica di questa nuova esperienza.  
Di sicuro, su tutta la vicenda è notevolmente pesata sia la difficoltà, da parte dei parroci, a gestire l'unità pastorale, soprattutto dal punto di vista organizzativo, logistico, sia la differenza di approccio con cui i preti si sono posti nell'abbracciare questa esperienza.
Poi si proceduto a raccogliere le adesione per il pranzo parrocchiale del 13 giugno e a definire ulteriormente le fasi organizzative.
Alle 23.00 circa, si è sciolta la seduta, anche se altri punti dell'ordine del giorno non erano stati discussi.
  Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               
                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    
 
Verbale 84
Il CPP presieduto da Don Giuseppe Ponte si è riunito per due giorni consecutivi, il 2 e il 3 ottobre 2010, presso l'istituto “il Boccone del Povero”. 
L’ordine del giorno era il seguente:
sabato 2 OTTOBRE
 9.30  LODI
10.00 IL VICARIO GENERALE DELLA DIOCESI DI MAZARA,DON GIUSEPPE UNDARI,  
          PRESENTERA' IL PIANO PASTORALE  DIOCESANO 2010-2011
11.00  ADORAZIONE
13.00  PRANZO
15.00  GRUPPI LAVORO-STUDIO PIANO PASTORALE DIOCESANO E    
           SUGGERIMENTI PER LA PROGRAMMAZIONE
17.00  BREAK
17.30  CONFRONTO
19.00  VESPRI
20.00  CENA
domenica 3 OTTOBRE
  9.00 COLAZIONE
  9.30  LODI
10.00 SINTESI
11.30 CELEBRAZIONE EUCARISTICA E CONCLUSIONE
Erano assenti: don Josè Romero, Paolo Agate, Enza Almanza, Peppe Maggio, Franco Marino, Nicolò Marino, Giovanna Pellegrino, Pietro Pellegrino, Fiorella Provenzano, Mario Rallo, Clara Ruggeri, Maria Simone, Pietro Titone, Arianna Vizzari, Vito e Patrizia Zichittella e Don Mariano Narciso. Inoltre:
Giacoma La Vecchia e Adriana Pantaleo, assenti solo la mattina del 1° giorno;
Maria Giacalone, Carla Pulizzi ed Emma Fici presenti nelle mattine.
Nitto Di Dia, Gina Spanò e Simonetta Alagna presenti solo la mattina del 1° giorno
Maria Mirabile assente il 2° giorno per motivi di salute
Giacoma Zizzo presente solo la mattina del 1° giorno a causa di infortunio verificatosi durante la seduta.
Erano presenti, inoltre non facenti parte del CPP:
Agata Barone; il 1° giorno di mattina Paola Fici, Giuseppe Linares; il 1° giorno di pomeriggio Vincenzo Angileri; Il 1° giorno Teresa Cerami, Pia Cerami e  Maria Guarrasi.; Il 1° e il 2° giorno di mattina Michele Gerardi; il 2° giorno Mariana
 Sabato 2 ottobre 2010 
La seduta ha avuto inizio alle ore 10.00, con le lodi.
Alle 10,30, Padre Undari, vicario generale della nostra diocesi ha presentato il PPD : IL VOLTO DELLA SPERANZA, evidenziandone i 4 temi principali: la testimonianza, il luogo teologico della speranza, la bellezza e  la diaconia dell'integrazione.
Nell'introduzione il vescovo invita a mettersi in ascolto delle domande che oggi l'uomo si fa. La Chiesa come diceva Giovanni Paolo II ha come fine di aiutare ogni uomo a ritrovare Cristo.
Il nostro vescovo ci chiede di vivere questo anno pastorale come una sosta nel cammino (pag 29) meditando su quello che abbiamo ricevuto e sottoponendoci ad una verifica. (pag 52-56)
Il testo biblico di riferimento adottato dal PPD è l'incontro di Gesù con la donna samaritana al pozzo di Giacobbe  tratto dal vangelo di Giovanni cap 4 ver 1-42. Oltre alla fonte artistica di un mosaico di Marco Rupnic, troviamo fonti del magistero, di Paolo VI, di Giovanni Paolo II, di Benedetto XVI e citazioni della CEI
-Il tema della testimonianza viene declinato in vari modi: come forma di vita, come scelta pastorale condivisa, come scuola di testimonianza da praticare nella vita parrocchiale, come integrazione tra fede e vita, e in ultimo, testimonianza come santità;
-il tema della speranza sceglie come luogo teologico la Chiesa e il volto della speranza è Cristo. Bisogna interrogarsi: quale volto presenta la nostra comunità parrocchiale, e approfondire l'enciclica di Benedetto XVI SPE SALVI dove la speranza viene presentata come motivo di trasformazione della vita;
-Il tema della Bellezza ha come icona la vita cristiana. Paolo VI nell'omelia agli artisti dice ”   questo mondo ha bisogno di bellezza per non sprofondare nella disperazione” cioè nella assenza della speranza. Il patrimonio artistico che ci è stato consegnato, ad esempio,  potrebbe essere un itinerario di catechesi, di fede e di ricerca teologica.
-Il tema della diaconia dell'integrazione, suggerisce la forma che deve assumere la testimonianza, cioè deve essere segno di integrazione tra fede e vita a partire dall'eucarestia, con l'impegno di dare contenuti evangelici alle relazioni con gli altri anche se diversi da noi, con il creato, con l'ambiente, con la chiesa locale e con le istituzioni.
Alle 12.15 intronizzazione della Parola. Viene letto e meditato il testo biblico adottato nel PPD 
Dopo la pausa pranzo, nel pomeriggio alle 15.30 si sono riuniti 3 gruppi per lavorare sul PPD nell'ottica dei 5 ambiti e della verifica contenuta nel piano. Alle 18.00 è seguito il confronto in assemblea sul lavoro fatto dai 3 gruppi. I punti emersi sono stati:
1) la comunità è chiamata ad una verifica. La nostra comunità ha riflettuto sul concetto di accoglienza, ma tuttavia deve ancora crescere in tal senso. La nostra comunità ha manifestato un piccolo segno di accoglienza con l'esperienza dell'ecumenismo. Bisogna dare maggiora attenzione all'ascolto della Parola di Dio, attraverso la partecipazione alla Lectio divina e incrementando i cenacoli di preghiera.
La presentazione dei doni è un momento che necessita di spiegazioni per sensibilizzare sia l'assemblea che le persone che sono chiamate a partecipare alla processione offertoriale. Occorre dare maggiore visibilità all'operato della Caritas nell'assemblea domenicale, facendo si che in più celebrazioni vengano portati i doni per i poveri.
2) la riconciliazione  è stata curata nell'aspetto liturgico attraverso le penitenziali dei tempi forti. Anche l'esperienza dell'ecumenismo ha cercato di avviare la comunità alla riconciliazione con chi ha una esperienza religiosa diversa dalla nostra. Per quanto riguarda l'ambito della cittadinanza, la nostra comunità poco si impegna nel sociale. 
3) per la comunicazione  e missione che contempla il passaggio da invitati a inviati, quindi a testimoni, fondamentale nutrimento è l'ascolto della Parola, sia nella celebrazione eucaristica, che nella lectio divina. Bisogna trovare il modo di proporre la lectio divina ai giovani. Particolare attenzione si dia al gruppo del doposcuola visitandolo e invitando i ragazzi a partecipare alla vita della parrocchia. Il linguaggio che viene utilizzato per la comunicazione deve essere adeguato ai tempi attuali e occorre rilanciare il sito. Rispiegare il significato dei momenti liturgici della messa, far nascere cenacoli con e per i giovani, curare una messa per i giovani, rendere belli e accoglienti i luoghi del catechismo, educare con il cinema, riproporre l'esperienza Cineforum dell'anno scorso, migliorandola.
La giornata si è poi conclusa con la recita dei Vespri.
Domenica 3 ottobre, alle 10.00 si è pregato con le Lodi e si è proceduto alla chiusura dei lavori.
Le conclusioni della due giorni sono state: 
la comunità è affannata, occorre fare discernimento su quello che si deve fare. 
La preghiera è  e deve essere il 1° alimento.
La poca partecipazione alla Lectio divina, indica che non c'è fame della parola di Dio o forse i nostri orari non favoriscono la partecipazione.
Bisogna proporre un momento di preghiera prolungato, cercando una nuova formula per l'adorazione.
Bisogna rivedere l' ordinario e renderlo significativo a livello di conduzione e metodo. 
Dare senso alla presentazione dei doni, alla questua, all'attenzione ai poveri, alle relazioni
La processione della comunione è la più antica: bisogna curarla.
Occorre incontrarsi tra i vari responsabili e mettersi d'accordo sulle date delle diverse iniziative che si intendono portare avanti
La recita della supplica alla Madonna di Pompei e la celebrazione eucaristica hanno concluso alle 13.00 la due giorni del CPP.
  Il Presidente  del Consiglio Pastorale Parrocchiale                                              La segretaria                                                                                                                               
                Sac.Giuseppe Ponte                                                                                  Margherita Spanò    
 
Verbale 85